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TORINO. Immigrazione: da poliziotti ad artisti, quadri per riflettere

TORINO. Immigrazione: da poliziotti ad artisti, quadri per riflettere

(foto d'archivio)

Da poliziotti a pittori per trasmettere su tela "le emozioni provate nel loro lavoro quotidiano con il popolo migrante". Ci saranno anche queste fra le proposte di "Binario 18 #stayhumanart", una mostra itinerante che fa tappa nei saloni di Palazzo Barolo, a Torino, dall'8 al 30 aprile. L'esposizione (oltre 50 opere tra pittura, scultura, fotografia e installazioni, la presenza di Ugo Nespolo e Francesco Cito, un percorso multisensoriale affidato allo scenografo Gaspare Lombardo) è stata realizzata da Legal@rte, associazione nata dalla volontà di alcuni appartenenti alla Polizia di Stato di promuovere e diffondere i principi di legalità, servendosi di nuovi linguaggi, anche al di fuori del contesto istituzionale in cui operano. Il titolo della mostra si richiama al binario in cui, alla stazione ferroviaria di Porta Nuova, negli anni Cinquanta e Sessanta arrivavano i 'Treni del Sole' carichi di immigrati dal Meridione d'Italia. Ed è proprio per ricordare quel processo migratorio interno - raccontato con le immagini dell'archivio La Stampa - che l'esposizione, dal 5 al 12 maggio, sarà allestita nello spazio Mrf a Mirafiori, centro culturale ricavato in un ex capannone Fiat: luogo simbolo per ripercorrere il percorso di chi cercava lavoro nelle fabbriche della città.
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