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19 Febbraio 2016 - 16:32
sanità
"Il Piemonte è stata la prima Regione italiana a individuare, con apposita delibera, i centri di riferimento per il trattamento delle patologie oncologiche".
Lo ha sottolineato l'assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Antonio Saitta, intervenuto al convegno 'Tumore al seno e breast unit in Piemonte', organizzato all'Istituto Rosmini di Torino dall'associazione Europa Donna Italia.
Si è trattato, ha ricordato Saitta, di "un provvedimento molto importante e non solo sotto il profilo organizzativo e della razionalizzazione del sistema, ma soprattutto dal punto di vista della qualità delle cure". Secondo l'assessore regionale alla Sanità, infatti, "individuare i centri di riferimento significa fornire ai malati oncologici le risposte più appropriate rispetto alle complessità delle patologie, assicurando qualità delle prestazioni e la presa in carico in tutto il percorso di cura".
Spetta ai Centri accoglienza e servizi (CAS) indirizzare il paziente nella struttura ospedaliera appropriata per la sua patologia, garantendo così una risposta terapeutica e assistenziale corretta ed efficace. Per i tumori della mammella sono stati individuati 16 centri di riferimento.
"Il criterio fondamentale che ha guidato il nostro operato è la sicurezza - ha spiegato Saitta -: occorre mettere al centro la sicurezza del malato e far comprendere che solo quei reparti che hanno una certa soglia di attività possono garantirla. Si pensi che solo il 14% delle strutture italiane di senologia raggiunge la soglia minima di attività".
Saitta ha rivolto "un grazie al coordinatore della rete oncologica Piemonte Valle d'Aosta Oscar Bertetto", intervenuto al convegno, perché "ha sottolineato alcuni concetti a me assai cari". "Occorrono scelte chiare perché indecisione, confusione e mancanza di cooperazione anche queste sono forme di spreco - ha detto -. Un ringraziamento va soprattutto alle associazioni di volontariato che fanno un lavoro prezioso per i malati, le loro famiglie e il sistema istituzionale. Con la loro presenza ed il loro impegno i volontari garantiscono un 'supplemento d'anima', e per questo l'amministrazione ha il dovere di ascoltarli e valorizzarli".
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