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TORINO. Piemonte: firme false Pd, in nove chiedono di patteggiare

TORINO. Piemonte: firme false Pd, in nove chiedono di patteggiare

Hanno chiesto di patteggiare nove dei dieci imputati dell'inchiesta sulle irregolarità nella presentazione delle liste del Pd alle ultime elezioni regionali del Piemonte. Le pene proposte spaziano da un minimo di 5 mesi e 20 giorni a un massimo di 12 mesi di reclusione. Fra gli indagati figura il consigliere regionale Daniele Valle che ha chiesto sei mesi. La procura deve esprimere formalmente il consenso. L'udienza è stata aggiornata al 2 marzo. 

"Una pena minima per fatti minimi": così l'avvocato Maurizio Basile, difensore di uno degli indagati, l'ex consigliere provinciale del Pd Pasquale Valente, ha spiegato la richiesta di patteggiare 7 mesi. Oggi il giudice ha respinto - considerandola tardiva - la proposta di costituzione di parte civile di sei cittadini elettori. Tra questi figurava una candidata non eletta del Movimento 5 Stelle, il notaio Alberto Morano, aspirante candidato sindaco di Torino per il centrodestra, e Marco Bava, personaggio noto alle cronache giornalistiche come il "disturbatore" delle assemblee Fiat.

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