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TORINO. Islam: Patto Condivisione Comune-comunità islamica

"Torino è la nostra città e ne condividiamo il presente e il futuro". Lo affermano le associazioni islamiche torinesi nel 'Patto di Condivisione' sottoscritto oggi con l'amministrazione comunale. Un "un atto molto significativo per testimoniare, in questo periodo scosso dalla violenza e dal terrorismo, il valore dell'esperienza di condivisione e di convivenza torinese", sottolinea il sindaco Piero Fassino, che ha annunciato l'intenzione di sottoscrivere un documento analogo a livello nazionale tra Anci e comunità islamiche.

Torino, con Firenze, è la prima città italiana a dotarsi di un simile strumento. "Le venti associazioni con le quali abbiamo firmato l'accordo - spiega Fassino - rappresentano 35.000 cittadini islamici torinesi, pari a un terzo degli stranieri in città. Questo è un patto per tutti, per gli islamici e per i torinesi, perché quello che vogliamo tutti è una città più sicura, più capace di contrastare la violenza e egli integralismi che stanno procurando ferite profonde nella nostra società e in tantissimi Paesi".

"Il patto - ha spiegato l'assessore all'integrazione Ilda Curti - prevede anche la realizzazione di bacheche interne alle 17 moschee torinesi per diffondere le iniziative della Città e coinvolgere così di più questa fetta di popolazione alla cittadinanza attiva". La redazione di queste comunicazioni avviene in collaborazione con una ventina di giovani, in buona parte studenti universitari, che faranno da tramite tra la Città e la loro comunità. Gli avvisi saranno in doppia lingua, italiano e arabo.

"Per noi quella di oggi è una giornata storica - ha detto Maknun Ahmed, della Moschea della Pace di Torino, la più grande della città, scelto come portavoce di tutte le altre moschee - perché va nel senso di quello che auspichiamo anche noi, la condivisione e il rispetto reciproco. Noi amiamo e rispettiamo questa città e vogliamo collaborare a renderla ancora più vivibile e sicura. E' interesse nostro come vostro parlare di sicurezza e di integrazione".

Torino è da tempo una città plurale. Dal 2006 è attivo il Comitato Interfedi che, avviato in occasione delle Olimpiadi invernali, raccoglie i rappresentanti delle principali fedi presenti in città. Inoltre da 20 anni nelle scuole pubbliche viene riconosciuta agli studenti la possibilità di avvalersi di cibi rispettosi del proprio credo e dal '95 esiste un macello pubblico per la macellazione rituale islamica.

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