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TORINO. Salone Libro: editori indipendenti, garantirne il futuro

TORINO. Salone Libro: editori indipendenti, garantirne il futuro

Salone del libro

Una lettera aperta per chiedere a soci, istituzioni e Fondazioni bancarie "di fare ogni sforzo per garantire il futuro" del Salone del Libro di Torino, definito "una delle manifestazioni culturali più importanti nel mondo". Gli editori indipendenti rispondono così all'Aie, l'Associazione Italiana Editori, che nei giorni scorsi ha annunciato l'addio al Cda della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura, l'ente che organizza il Salone del Libro, in polemica per il suo nuovo assetto. Tra i firmatari della lettera aperta Chiarelettere, Garzanti, Bollati Boringhieri Marco Sur, Longanesi, Salani e Sellerio. Il Salone del Libro, sostengono, è "diventato in 27 anni un patrimonio di tutti, dai lettori di ogni età a chi lavora in editoria e qui trova un terreno di contatto e confronto, agli editori grandi e piccoli che possono incontrarsi fra loro e con i lettori, grazie anche all'International Book Forum". Non si tratta, dunque, solo di una fiera commerciale e la stessa qualità degli autori ospiti - dicono - è già da sola un enorme patrimonio". Queste le ragioni per sostenerlo e per chiedere a soci, istituzioni, Fondazioni bancarie "di fare ogni sforzo per garantirne il futuro".
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