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21 Gennaio 2016 - 12:37
In Piemonte, dopo la cancellazione di 14 linee ferroviarie avvenuta nel 2011, sono 35.000 i viaggiatori al giorno in meno. Lo dice Pendolaria, il dossier di Legambiente. In parallelo il record di aumento del costo dei biglietti si è registrato proprio in Piemonte con +47%.
Per l'associazione ambientalista l'avvicendamento tra Maurizio Lupi e Graziano Delrio al Ministero delle Infrastrutture ha portato alcuni cambiamenti positivi, ma "ora però serve una riforma complessiva del Ministero in modo da chiudere per sempre la stagione delle grandi opere inutili e spostare attenzione e investimenti nelle aree urbane e in una visione integrata dei trasporti per ridurre le differenze nel Paese". "Le Regioni dal 2001 hanno la responsabilità per il servizio ferroviario regionale, ma hanno investito poco - aggiunge il dossier - anche qui il Piemonte è in fondo alla classifica con lo 0,04% della spesa rispetto al bilancio annuale".
Fabio Dovana, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta, si augura "che i piemontesi che in questi anni hanno dovuto abbandonare il treno possano tornare presto a scegliere il mezzo pubblico. Per rendere questa speranza una realtà è necessario un forte impegno da parte della Regione, anche in termini economici, così come si è fatto per il servizio ferroviario metropolitano torinese. Vengano dunque abbandonati i costosissimi progetti per le grandi opere come l'alta velocità Torino-Lione e il Terzo Valico - sostiene Dovana - e vengano destinate maggiori risorse al servizio ferroviario locale".
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