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12 Gennaio 2016 - 10:58
Fiat Chrysler Automobiles
La Fiom torna a trattare con i suoi delegati negli stabilimenti Fca e firma l'accordo sindacale con l'azienda. Il sì dei metalmeccanici Cgil riguarda il nuovo anno di cassa integrazione straordinaria per riorganizzazione, a partire dal 22 febbraio, alle Presse di Mirafiori: sarà a rotazione e interesserà tutti i 650 lavoratori.
In realtà non è il primo accordo firmato dalla Fiom, che già aveva sottoscritto intese alla Cnh di San Mauro Torinese, per i contratti di solidarietà a Nola, per la cigs a Cassino e alla Marelli di Napoli. "E' importante che le Rsa Fiom abbiano potuto esercitare il ruolo negoziale con l'azienda, per garantire a tutti i lavoratori il diritto a un rientro, sia pure parziale, al lavoro. E' una positiva novità", sottolinea Federico Bellono, segretario generale della Fiom torinese. "E' la prima volta - aggiunge Lino La Mendola della Fiom - che firmiamo a Torino un accordo per la gestione della cassa integrazione. E' stata affermata la piena titolarità delle Rsa e della Fiom a gestire un ammortizzatore sociale, senza che questo abbia niente a che vedere con il contratto specifico di primo livello".
Gli altri sindacati insistono sulla necessità che la Fiom firmi il contratto Fca. "La vera notizia non è l'accordo, ma che la Fiom lo abbia firmato", ironizza il segretario dei metalmeccanici Fim di Torino, Claudio Chiarle. "E' un cambio di atteggiamento da parte della Fiom - aggiunge - che diventa propositiva, riconoscendo gli errori del passato e correggendo la rotta sindacale. Ma è anche una scelta di comodo". "Se il dottor Landini non firma il contratto continueremo a fare tavoli separati", avverte Vincenzo Aragona, segretario della Fismic torinese. "Ora aspettiamo che la Fiom firmi il contratto Fca e Cnh, fiduciosi che abbia compreso che la scommessa da noi fatta a suo tempo sta portando benefici a tutti i lavoratori", auspica Dario Basso, responsabile Fca della Uilm.
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