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17 Dicembre 2015 - 19:05
Mario Virano
"Tutta l'operatività aziendale e i provvedimenti assunti non sono in alcun modo inficiati dal pronunciamento". Così il direttore generale di Telt, Mario Virano, in merito agli effetti del parere dell'Antitrust sull'incompatibilità, fino al 23 febbraio 2016, fra il suo precedente incarico di Commissario straordinario di Governo e quello attuale.
Il direttore generale di Telt, società incaricata di realizzare la Torino-Lione, Mario Virano, ha dato mandato ai propri legali di impugnare dinanzi al Tar il parere dell'Antitrust,non vincolante,secondo cui ci sarebbe "incompatibilità post-carica fino al 23 febbraio 2016" con il suo precedente incarico di Commissario straordinario di governo.
Lo rende noto lo stesso Virano. "Mi sono attenuto al solo interesse pubblico nell'assunzione del nuovo incarico, dimettendomi da tutti quelli precedenti".
Del parere dell'Antitrust, organismo dinanzi al quale il caso era stato sollevato dalla consigliera regionale piemontese Francesca Frediani (M5S), Virano contesta "le argomentazioni in fatto, come in diritto".
"Considero, in particolare, formalistica e fuorviante l'attribuzione a Telt, da parte dell'Autorità, di finalità di lucro - sottolinea - per il solo fatto che si tratta di una società, mentre è inconfutabile che Telt non potrà svolgere alcuna attività lucrativa fino alla ultimazione e alla messa in esercizio del tunnel di base non prima del 2029", sostiene Virano. "Fino ad allora, infatti, la sua funzione è quella di ente appaltante per conto dei due Governi e della Ue con la connotazione di 'Amministrazione Pubblica' riconosciuta non solo a livello comunitario, ma persino dall'Onu che l'ha iscritta nel Global Compact nel segmento dei soggetti pubblici".
"Sorprende che l'Agcm abbia ignorato la corposa documentazione prodotta a dimostrazione del profilo pubblicistico di Telt e il complesso di argomentazioni giuridiche a supporto che, mi auguro, il Tar saprà valutare in modo più appropriato".
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