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TORINO. Perse la voce lavorando a call center, in cinque a giudizio

TORINO. Perse la voce lavorando a call center, in cinque a giudizio

Call center

Perse la voce lavorando come telefonista in un call center. Va a processo il caso di una torinese di 44 anni, affetta da "cordite cronica" come certificato dalle autorità sanitarie. L'amministratore delegato della società, la Voice Care, è stato citato in giudizio dal pm Raffaele Guariniello, che ipotizza il reato di lesioni colpose.

Stesso provvedimento nei confronti del responsabile della sicurezza e di tre medici del lavoro. 

La donna, dipendente dal 2003 al 2012, parlava al telefono 40 minuti ogni ora e, nonostante nel 2011 avesse accusato una disfonia, era stata ritenuta idonea al lavoro.

Secondo i risultati di un'ispezione dell'Asl, l'azienda aveva preparato un documento di valutazione dei rischi che però non prendeva in considerazione la possibilità di questo tipo di disturbo per i telefonisti.

Il processo si aprirà nel febbraio 2017.

L'amministratore delegato di Voice Care e' Gabriele Moretti, ex consigliere comunale a Torino per i Moderati, condannato a tre anni nel processo per le cosiddette 'spese pazze' del Consiglio regionale. In quel caso rispondeva di un peculato da 191 mila euro: il pagamento di una consulenza affidata alla sua società dal consigliere regionale Michele Dell'Utri, anche lei dei Moderati, con i soldi del Gruppo.

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