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26 Novembre 2015 - 12:57
gas serra
La Regione Piemonte si impegna a ridurre di almeno l'80% le emissioni di gas serra entro il 2050.
L'obiettivo deriva dall'adesione al Protocollo Under 2 Mou tra i governi sub-nazionali nel mondo presentato oggi dall'assessore Alberto Valmaggia. Il taglio del 30% degli ossidi d'azoto al 2030 è possibile agendo su traffico veicolare, riscaldamento domestico, impianti industriali, tecniche agricole. Prevista anche la riqualificazione energetica degli edifici costruiti tra gli anni '60 e '90.
Sul traffico veicolare l'obiettivo è incentivare l'utilizzo di mezzi ad emissione zero e sul comparto industriale la politica regionale punta a promuovere le migliori tecnologie Bat (Best Available Technique) ai nuovi stabilimenti.
In materia energetica gli obiettivi della Regione Piemonte sono stati definiti da "burden sharing" del 2012 che si prefisse per il 2020 di soddisfare il 15,1% del consumo lordo finale con energia prodotta da fonti rinnovabili. Ora la Regione intende aumentare il valore obiettivo al 15,6%. L'impegno della Regione è attuare interventi di efficienza energetica nei settori residenziale e terziario,industria e trasporti per portare a una riduzione di 335 mila tonnellate di petrolio equivalente (ktep)a fronte di un consumo finale lordo (dato 2010) pari a 11.771 ktep.
La carta di impegni è stata firmata, oltre che dall'assessore Valmaggia, dagli assessori Giuseppina De Santis (Attività Produttive), Francesco Balocco (Trasporti) e Giorgio Ferrero (Agricoltura). "Come Istituzione - sottolinea Valmaggia - era importante aderire. Il cambiamento climatico porta con sé rischi globali per l'ambiente e l'economia perché colpisce la salute delle persone, aumenta i fenomeni meteorologici estremi, minaccia le risorse naturali e determina anche la forte migrazione delle popolazioni. In quest'ottica stiamo lavorando alla costruzione di un nuovo Piano regionale della qualità dell'aria, in quanto l'inquinamento atmosferico è una delle maggiori cause dell'aumento della temperatura. Per la sua elaborazione abbiamo chiesto l'aiuto dei cittadini che, fino al 31 agosto, potevano rispondere al questionario on line per dare suggerimenti e fare proposte".
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