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17 Novembre 2015 - 10:18
Cinema
Il cinema neorealista del dopoguerra viene in genere associato all'Italia del sud, ma diversi film sono stati realizzati in Piemonte. Una tavola rotonda oggi a Palazzo Lascaris ha voluto far luce su questa localizzazione meno conosciuta del Neorealismo, collegandosi alla mostra che si sta svolgendo al Museo del Cinema, e al convegno internazionale sul Neorealismo che si terrà a Torino dall'1 al 3 dicembre, organizzato dal Dams.
Ne hanno parlato il critico cinematografico Steve Della Casa, Fabio Pezzetti, curatore della mostra al Museo del Cinema, Franco Prono e Gabriele Rigola, docenti dell'Università di Torino, il critico Marco Toscano. Ha moderato l'incontro Giulia Carluccio, docente dell'Università di Torino.
Fra i capolavori del Neorealismo legati al Piemonte, sono stati ricordati il notissimo 'Riso Amaro' di De Santis girato nel vercellese, 'Vivere ancora' di Longanesi, 'Campane a stormo' di don Pollarolo, 'Aldo dice 26 x 1' e 'Il bivio" di Cerchio', 'Il bandito' di Lattuada, 'Fuga in Francia' di Soldati, 'Come persi la guerra' e 'L'eroe della strada' di Borghesio, 'Persiane chiuse' di Comencini e anche i film comici di Erminio Macario.
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