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TORINO. Michelin: fabbriche ferme e blocco stradale

TORINO. Michelin: fabbriche ferme e blocco stradale

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Continua la protesta dei lavoratori della Michelin contro il piano di riorganizzazione annunciato dall'azienda che prevede la chiusura dello stabilimento di Fossano e 570 esuberi in Italia. Tutte le fabbriche del gruppo si sono fermate otto ore, con adesione totale. "Non accetteranno il piano presentato da Michelin, andremo avanti a oltranza", avverte Piergiuseppe Perucca, delegato Fiom di Fossano, durante la manifestazione organizzata davanti allo stabilimento di Cuneo, dove la Michelin ha 2.200 dipendenti. Ci sono i parlamentari di Sinistra Italiana Stefano Fassina, Giorgio Airaudo e il capogruppo alla Camera Arturo Scotto, il capogruppo regionale di Sel Marco Grimaldi, gli assessori regionali Gianna Pentenero e Francesco Balocco. Le tute blu bloccano un'ora la statale 20 del Colle di Tenda, mentre a Fossano in serata si tiene una fiaccolata e si raccolgono le firme contro la chiusura dello stabilimento. Il segretario generale della Fim, Marco Bentivogli, chiede "sostanziali modifiche in grado di salvaguardare l'occupazione" e invita il governo ad "alzare la voce".

Lunedì azienda e sindacati s'incontreranno all'Unione Industriale di Torino. "Ci sono le condizioni perché le trattative procedano sul terreno delle relazioni strettamente industriali", afferma il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino che incontra il presidente e amministratore delegato di Michelin Italia Lorenzo Rosso. "Resta l'ampia disponibilità della Regione Piemonte - spiega - nel mettere a disposizione, ove le parti lo ritenessero, tutti gli strumenti possibili per favorire l'accompagnamento al lavoro e dare certezza a tutti i lavoratori e all'azienda".

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