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TORINO. Michelin: Landini, "inaccettabile chiusura Fossano"

TORINO. Michelin: Landini, "inaccettabile chiusura Fossano"

Maurizio Landini

"E' una decisione inaccettabile. Vogliamo aprire con l'azienda una discussione sul piano industriale, che finora non c'è stata. Non siamo disponibili ad accompagnare processi di chiusura di stabilimenti e licenziamenti. Se lo scordino". Lo afferma il segretario generale della Fiom Maurizio Landini che partecipa al presidio davanti ai cancelli del polo Michelin di Fossano (Cuneo).

L'azienda ha annunciato l'intenzione di chiudere lo stabilimento e di licenziare 578 dipendenti in Italia.

"Finora ci sono stati solo annunci.

E' necessario che il gruppo Michelin si renda disponibile a fare una discussione vera su come gli investimenti e il processo di riorganizzazione possano ottenere due risultati: salvaguardare di tutto il ciclo produttivo nel Paese ed evitare licenziamenti", ha detto Landini. "Oggi è importante dimostrare che non è solo un problema di Fossano, decideremo con i lavoratori come proseguire". Il segretario della Fiom ha aggiunto che nello stabilimento cuneese "si fanno produzioni importanti, non si capisce perché si debba delocalizzare in altri luoghi".

Sciopero di quattro ore stamattina allo stabilimento Michelin di Fossano, nel Cuneese. Alla manifestazione è atteso il segretario della Fiom-Cgil, Maurizio Landini. All'interno dei capannoni fossanesi di fatto nella notte non si è lavorato. Gli operai di turno hanno discusso la situazione che sta mettendo in pericolo i loro posti di lavoro.

La multinazionale francese, presentando il nuovo piano di investimenti, ha infatti annunciato la chiusura della sede di Fossano entro il 2016.

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