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31 Ottobre 2015 - 15:35
Sergio Mattarella
"Il nostro Paese ha tanti problemi, ha avuto una crisi economica difficile, ma la sta superando". E' un passaggio dell'intervento a sorpresa che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha fatto intitolato la scuola media di Coazze al comandante partigiano Giulio Nicoletta. "Deve affrontare i problemi del lavoro - è stata l'esportazione del Capo dello Stato - che è quello principale di fronte a noi".
"Ragazzi, ricordatevi che la scuola è una realtà importante perché vi avvicina alla responsabilità". Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è rivolto così agli studenti della scuola media di Coazze i titolata al comandante partigiano Giulio Nicoletta.
. "La scuola - ha aggiunto - è il primo ambiente con cui i ragazzi entrano in contatto, è il primo ambiente istituzionale.
È lì che si forma il futuro del nostro Paese, che è nelle vostre mani. Vi faccio molti auguri, ragazzi; ricordatevi sempre di chi si è impegnato e pensate a costruire bene il vostro futuro".
"Ricordare non è soltanto dare onore, esprimere riconoscenza a chi si è impegnato per conquistare la libertà, ma è anche un richiamo a non ßaddormentarsi, ßcome qualche volta vi è il pericolo che avvenga quando si sta da molto tempo in tranquillità, in pace". Così il presidente della Repubblica. Sergio Mattarella, durante la cerimonia di intitolazione della scuola media di Coazze al comandante partigiani Giulio Nicoletta.
"Si rischia di addormentarsi - ha sottolineato il Capo dello Stato - dimenticando quanto sia sempre importante vigilare sulla conservazione della libertà e della democrazia".
"Sono molto contento di essere qui - ha aggiunto Mattarella-.
Intitolare questa scuola al Comandante Giulio Nicoletta è una scelta non soltanto doverosa per ricordarne la figura e il contributo che lui, come tanti altri, ha dato alla Liberazione del nostro Paese in anni difficili, drammatici. Non è soltanto un ricordo - che è già significativo - non è soltanto per conservare la memoria, che una cosa doverosa. È anche un monito per tutti noi, giovani e anziani, per noi che viviamo da molto tempo in pace e tranquillità e alle volte dimentichiamo che cosa è costato raggiungere la pace e la tranquillità, la democrazia e la libertà".
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