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28 Ottobre 2015 - 16:01
Piero Fassino, ex sindaco di Torino
Nel percorso per l'individuazione del deposito nazionale dei rifiuti nucleari "la cosa principale è mettere in campo una comunicazione razionale che consenta di essere informati con precisione per poter decidere fuori dall'emotività". Lo afferma il sindaco di Torino e presiede Anci, Piero Fassino.
Fassino ha condiviso la necessità di "mettere in essere percorsi decisionali trasparenti e partecipativi", strada apprezzata anche dal presidente Giovani Industriali Marco Gay, che ha invitato a "essere lucidi e avere una visione di lungo periodo riguardo alle opportunità che certe opere possono creare per tutto un territorio".
Per Alessandro Portinaro, sindaco di Trino, comune nel Vercellese dove è presente l'ex centrale nucleare Enrico Femi, "il deposito è un'esigenza per il Paese ma lo si realizza solo con un percorso partecipato e serve un intervento forte del Governo perché se l'Italia vince questa sfida diventa semplicemente un Paese normale". Convinto della necessità del deposito, "ma solo per le scorie a bassa e media attività" il responsabile scientifico di Legambiente, Giorgio Zampetti, che ha chiesto però "di seguire un altro percorso sulle scorie ad alta attività".
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