Cerca

TORINO. Crisi: pmi ancora scettiche ma stime al rialzo

TORINO. Crisi: pmi ancora scettiche ma stime al rialzo

Migliorano anche le previsioni sui livelli di fatturato (il cui saldo ottimisti-pessimisti sale dal -4,3% stimato a giugno all'attuale 14,8%) e le previsioni sulla produzione (saldo dal -1,3% al 9,4%). Inoltre, torna positivo anche il saldo previsionale sull'occupazione (dal -2,2% all'1,3%) e si riduce il ricorso agli ammortizzatori sociali.

Accanto ai segnali positivi, tuttavia, ve ne sono altri negativi. In particolare, per il 47,6% delle imprese il portafoglio ordini garantisce attività solo per 30 giorni e per le imprese con meno di 9 dipendenti questa percentuale sale al 66,7%. Aumentano, comunque, le imprese con ordini fino a 3 mesi: dal 25,4% al 31,7%. Mentre la durata media degli ordini raccolti per ancora il 47,6% delle imprese non supera 15 giorni. Inoltre, rimangono su livelli sempre elevati i tempi di incasso delle piccole e medie imprese: il 65,1% degli imprenditori vanta crediti scaduti da almeno 2 mesi, con una attesa media di 192 giorni.

"E' importante - dice ancora Corrado Alberto - lavorare seriamente per sanare le tante situazioni di incertezza produttiva e occupazionale. Dopo il Jobs Act, per esempio, occorre prevedere misure che favoriscano la ripresa degli investimenti (e quindi della domanda interna), così come è importante sostenere le piccole imprese che sempre di più guardano ai mercati esteri. Più in generale, è necessario abbattere gli ostacoli burocratici e amministrativi, ma anche fare in modo che il sistema del credito presti finalmente attenzione reale e continuativa alle esigenze di crescita delle imprese del nostro sistema". 

Migliorano anche le previsioni sui livelli di fatturato (il cui saldo ottimisti-pessimisti sale dal -4,3% stimato a giugno all'attuale 14,8%) e le previsioni sulla produzione (saldo dal -1,3% al 9,4%). Inoltre, torna positivo anche il saldo previsionale sull'occupazione (dal -2,2% all'1,3%) e si riduce il ricorso agli ammortizzatori sociali.

Accanto ai segnali positivi, tuttavia, ve ne sono altri negativi. In particolare, per il 47,6% delle imprese il portafoglio ordini garantisce attività solo per 30 giorni e per le imprese con meno di 9 dipendenti questa percentuale sale al 66,7%. Aumentano, comunque, le imprese con ordini fino a 3 mesi: dal 25,4% al 31,7%. Mentre la durata media degli ordini raccolti per ancora il 47,6% delle imprese non supera 15 giorni. Inoltre, rimangono su livelli sempre elevati i tempi di incasso delle piccole e medie imprese: il 65,1% degli imprenditori vanta crediti scaduti da almeno 2 mesi, con una attesa media di 192 giorni.

"E' importante - dice ancora Corrado Alberto - lavorare seriamente per sanare le tante situazioni di incertezza produttiva e occupazionale. Dopo il Jobs Act, per esempio, occorre prevedere misure che favoriscano la ripresa degli investimenti (e quindi della domanda interna), così come è importante sostenere le piccole imprese che sempre di più guardano ai mercati esteri. Più in generale, è necessario abbattere gli ostacoli burocratici e amministrativi, ma anche fare in modo che il sistema del credito presti finalmente attenzione reale e continuativa alle esigenze di crescita delle imprese del nostro sistema".

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori