AGGIORNAMENTI
Cerca
18 Settembre 2015 - 12:58
La Procura di Vercelli ha aperto un nuovo fascicolo di atti relativi, senza indagati e ipotesi di reato, per il suicidio di un 26/enne caduto in depressione dopo essere stato vittima di cyber-bulli. Si aggiunge al fascicolo aperto da oltre un anno per il bullismo. Il fascicolo è stato affidato al sostituto procuratore Ezio Domenico Basso.
Era stato lo stesso suicida, nell'aprile 2014, a presentarsi all'ufficio denunce della polizia postale di Biella e a segnalare una pagina Facebook in cui veniva ritratto chiuso dentro un bidone dell'immondizia o con un sacchetto di plastica in testa. La pagina, triste testimonianza degli scherzi sempre più pesanti di cui era vittima, era stata chiusa e gli atti trasmessi alla procura di Vercelli per competenza territoriale.
Nel fascicolo c'è un indagato, un conoscente del suicida che aveva aperto la pagina Facebook. Le accuse nei suoi confronti sono di violazione della legge sulla privacy e violenza privata.
La vicenda aveva causato un forte stato di depressione al ventiseienne, che da oltre un anno non usciva più di casa da solo. Fino alla decisione di farla finita: si è impiccato nella camera al secondo piano della casa dove abitava con i genitori.
Ieri i funerali.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.