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TORINO. Morto dopo Tso, esclusa l'asfissia ma non la violenza

TORINO. Morto dopo Tso, esclusa l'asfissia ma non la violenza

Raffaele Guariniello

Andrea Soldi non è stato strangolato. E' questo il primo risultato dell'autopsia sul 45enne, dal 1990 affetto da schizofrenia, morto dopo essere stato caricato a forza su un'ambulanza e portato in ospedale per un trattamento sanitario obbligatorio (Tso). L'esame autoptico disposto dal pm Raffaele Guariniello - che ha indagato per omicidio colposo i tre vigili urbani e lo psichiatra responsabili del ricovero forzato - ha però evidenziato "segni di compressione toracica" che per i consulenti della famiglia potrebbero aver portato alla morte dell'uomo.

Esclusa dunque "l'asfissia meccanica" della vittima, che mercoledì scorso aveva dato in escandescenza in una piazzetta di Torino, l'autopsia eseguita dal medico legale Valter Declame e durata quasi tre ore non fuga del tutto i dubbi sulle modalità con cui è stato effettuato il Tso e, quindi, sulle responsabilità della tragica morte. "C'è sicuramente un nesso causale tra la manovra effettuata e il decesso", sostiene il legale della famiglia di Andrea, Giovanni Maria Soldi, cugino della vittima. E anche la procura, che oggi ha ricevuto la prima relazione del medico legale, non sembra secondo indiscrezioni escludere responsabilità.

Molti testimoni, ascoltati nei giorni scorsi in procura, hanno riferito che per immobilizzare l'uomo, 150 chili di stazza, sono state utilizzate maniere troppo forti. Una donna ha sostenuto di avere visto un vigile urbano afferrare la vittima al collo, per immobilizzarlo, mentre altre persone sostengono di averlo visto caricare sulla barella in posizione prona e ammanettato dietro la schiena. "E' probabile che la manovra di contenimento dei vigili - insiste l'avvocato Soldi - abbia dato origine ad una difficoltà respiratoria che è poi degenerata, dal momento che nel tragitto verso l'ospedale (un viaggio di appena 7 minuti, ndr) non c'è stato nessun intervento di soccorso". Particolare quest'ultimo che, se confermato, potrebbe far scattare anche l'accusa di omissione di soccorso".

"Credo sia il momento di sospendere qualsiasi giudizio - ribatte l'avvocato Anna Ronfani, legale dello psichiatra indagato - in attesa dell'esito degli esami istologici e tossicologici". Per conoscerli ci vorranno alcune settimane. Nel frattempo la procura potrebbe autorizzare, forse già per mercoledì, i funerali di Andrea.

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