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TORINO. Chiamparino, compensazioni? Sparite per colpa dei burocrati

TORINO. Chiamparino, compensazioni? Sparite per colpa dei burocrati

Sergio Chiamparino

"Non so se i burocrati di cui parla il senatore Esposito abbiano agito di proposito, per sabotare la Torino-Lione, o si preoccupino semplicemente di gestire il bilancio. Di sicuro, non è la prima volta che capita, e questo è inaccettabile". Lo afferma in una intervista alla Stampa, il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamaparino il giorno dopo il nuovo terremoto sulla Tav a seguito del taglio delle compensazioni nella delibera del Cipe, da 112 a 32 milioni. Sulle ricadute del taglio, Chiamparino osserva: "Beh, quando un ministro spende la propria parola per prendere un impegno e poi si vede sconfessato da chi dovrebbe solo attuare le sue decisioni, la cosa dà adito a cattivi pensieri", e cioè che "qualcuno voglia fare la guerra al governo, o al ministro". "Ci sono stati precedenti - ricorda - per la Tav e per cento altre cose. In sede politica e tecnico-politica si concordano determinati impegni: dopo mesi di silenzio ti ritrovi decisioni diverse. La burocrazia è un filtro". Sul come sia possibile, il governatore del Piemonte aggiunge: "Dovendo gestire i conti pubblici, e magari con l'avallo della struttura tecnico-politica, i burocrati decidono. Il che è un problema". 

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