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06 Luglio 2015 - 15:08
Le imprese piemontesi crescono, impianti e forza lavoro si stanno riportando verso il pieno utilizzo, ma gli investimenti non decollano ancora e alcuni comparti, come aerospazio e automotive, frenano. E' il quadro che emerge dall'indagine di Confindustria Piemonte relativa al terzo trimestre 2015.
"Le attese delle imprese sono condizionate da vicende non soltanto economiche. Pesano le preoccupazioni per la crisi greca e per altri fattori di tensione come Ucraina, politiche verso i migranti, terrorismo. Pesa anche il rallentamento di mercati come Brasile e Russia", sottolinea il presidente di Confindustria Piemonte, Gianfranco Carbonato.
"Più che una frenata - ha spiegato Carbonato - per il settore auto si tratta di un assestamento fisiologico sui livelli precedenti degli ordinativi. C'è stata una forte accelerazione nel secondo trimestre, ora le aspettative frenano". Carbonato ha ricordato che quando si parla di auto il riferimento è alla Maserati visto che Mirafiori non è ancora ripartita.
Nel comparto manifatturiero, la maggioranza delle imprese prevede un ulteriore aumento di produzione e ordini ma il saldo ottimisti-pessimisti peggiora lievemente rispetto alla rilevazione di marzo. Tiene bene l'export, migliorano i tempi di pagamento almeno per quanto riguarda la pubblica amministrazione (122 giorni rispetto ai 135 dello scorso trimestre).
Nel settore dei servizi, l'aumento del tasso di utilizzo degli impianti, il ricorso ormai marginale della cassa integrazione e la composizione del carnet ordini (maggiormente orientato al lungo periodo) contribuiscono a definire un quadro di crescita del mercato. Le valutazioni più ottimistiche riguardano le imprese del comparto turistico e dell'Ict.
"L'indagine ci restituisce un Piemonte che vuole di nuovo scommettere sul suo futuro e che sta facendo di tutto per uscire dal limbo in cui è rimasto bloccato negli ultimi anni. Gli imprenditori sono ottimisti su occupazione, produzione e ordini, soprattutto con l'estero. Per facilitare gli investimenti e la nuova occupazione occorre che le istituzioni si stringano al fianco delle imprese. Le Camere di Commercio sono, come sempre, pronte a sostenere le attività imprenditoriali", commenta Ferruccio Dardanello, presidente Unioncamere Piemonte.
"Confermiamo la ripresa - dichiara Massimo Accumolli, Direttore Commerciale Imprese per la Direzione Regionale Piemonte, Valle d'Aosta e Liguria di Intesa Sanpaolo - e un maggiore interesse verso gli investimenti e la spesa in beni di consumo. Lo dimostrano le erogazioni a medio lungo termine della nostra Direzione Regionale, che in Piemonte nel primo semestre superano 1,1 miliardi di euro, mantenendo un andamento estremamente positivo e in crescita". "Se guardiamo la concessione di nuovi crediti da parte del nostro Istituto - dichiara Dario Prunotto, Regional Manager Nord Ovest di UniCredit - sembrano consolidarsi i segnali di una ripresa, lenta ma costante, dell'economia piemontese. Nei primi sei mesi dell'anno abbiamo erogato a famiglie e imprese in Piemonte quasi 960 milioni di euro (+52%). L'obiettivo per il 2015 è quello di tenere il ritmo. La disponibilità di credito non rappresenta certo un problema. Siamo ad esempio disponibili a sottoscrivere, per sostenere l'aggregazione di imprese e renderle ancora più competitive, nuovi accordi con tutte le nuove filiere".
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