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TORINO. Sindone: SS.Trinità, progetto restauro per gioiello barocco

TORINO. Sindone: SS.Trinità, progetto restauro per gioiello barocco
Un gioiello del barocco, firmato a partire dal XVI secolo da Ascanio Vittozzi, Carlo di Castellamonte e Filippo Juvarra, la Chiesa torinese della SS.Trinità ha bisogno di restauri per 2,2 milioni di euro. Sede da secoli dell'omonima Confraternita, durante tutto il periodo dell'ostensione della Sindone sarà una tappa di pellegrinaggio come chiesa di adorazione continua. La sua "Madonna del Popolo", opera cinquecentesca di Jean Kraeck per l'occasione sarà ospitata nella Reggia di Venaria. I lavori sono stati pensati suddivisibili in lotti, ha spiegato il progettista, architetto Michele Ruffino: la volta centrale, le parti, la sacrestia, il vestibolo e il coro. Equivalente a un palazzo di 17 piani - ha osservato - dagli anni '90, quando è stata impermeabilizzata la cupola con copertura in rame, non è stata più oggetto di grandi interventi. Per restituire al pubblico un monumento di grande valore religioso, storico e artistico, sono previsti 3 anni di restauri, comprensivi delle decorazioni pittoriche, stucchi e la spettacolare pavimentazione con cerchi concentrici formati da poligoni regolari di marmo. L'edificio presenta numerose criticità, ma è in buono stato di conservazione per quanto riguarda la stabilità e sicurezza della struttura. Sarà pertanto visitabile durante l'ostensione e fruibile sia come luogo propriamente religioso sia come luogo di incontro e di servizio, come ha sottolineato il suo rettore, don Luca Peyron. Alla presentazione del progetto hanno partecipato, tra gli altri, anche il Vescovo Ausiliare, mons. Guido Fiandino e per la Soprintendenza delle Belle Arti e Paesaggio della Città Mtropolitana, l'architetto Valerio Corino.
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