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SAUZE DI CESANA (TORINO). Slavina travolge escursionisti eliski, due vittime e un ferito

SAUZE DI CESANA (TORINO).  Slavina travolge escursionisti eliski, due vittime e un ferito

slavina

Tragedia sulle montagne olimpiche dell'alta valle di Susa, nel Torinese. Due uomini, una guida alpina italiana e un escursionista francese, sono morti travolti da una slavina che si è staccata dal monte Terra Nera, a Sauze di Cesana. Luca Prochet, 53 anni, di Luserna San Giovanni (anche se per gran parte dell'anno abitava a Briançon, in Francia), e Mathieu Bianchi, 26 anni, sono stati sommersi da una massa di neve che li ha trascinati giù per quasi un chilometro e non ha lasciato loro alcuno scampo. Le due vittime facevano parte di un gruppo di una decina di francesi che, poco dopo le 10, erano state scaricate sulla neve fresca dagli elicotteri della Pure-Ski, società francese che organizza spedizioni di eliski, disciplina vietata Oltralpe. Sono morte per i traumi subiti nell'impatto con la massa nevosa. Vicino a loro c'era un francese di 34 anni, soltanto lambito dalla slavina: se l'è cavata con poche ferite e qualche ora al pronto soccorso dell'ospedale di Susa. Sullo stesso pendio del gruppo francese, sul versante nord della montagna, a un'altezza di circa 2.700 metri, c'era anche un plotone di italiani sceso poco prima. I superstiti si sono salvati per una questione di qualche secondo. La massa di neve che si è staccata dalla montagna, probabilmente anche per il forte vento che per tutto il giorno ha soffiato in valle di Susa, aveva un fronte di 200 metri. "Si è trattato - ha detto Dario Jannon, che diretto le operazioni di salvataggio per il Soccorso Alpino, intervenuto con carabinieri e guardia di finanza - di una tragica fatalità. Quel tracciato è molto battuto ed è monitorato da esperti, guide alpine e maestri di sci, ogni mattina. Anche oggi non era stato rilevato alcun rischio per gli escursionisti". A fare chiarezza sull'accaduto sarà però l'inchiesta aperta dal pool della procura di Torino guidato dal pm Raffaele Guariniello. Quel che è certo è che oggi su quelle montagne il rischio di valanghe previsto dalle autorità di controllo era al livello 3, ossia "marcato" (su una scala che arriva a 5). "Ma questo - sostiene Jannon - non è significativo. Luca (Prochet, ndr) era una guida alpina esperta, faceva questo mestiere da oltre 25 anni. Aveva a cuore più di ogni altra cosa la sicurezza delle persone che accompagnava sulle sue montagne". L'uomo lascia la moglie e due figli.
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