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TORINO. Gariglio, "Pd sostiene con forza la scelta di Chiamparino"

TORINO. Gariglio, "Pd sostiene con forza la scelta di Chiamparino"

Davide Gariglio

"Come Pd noi sosteniamo con forza e convinzione la scelta annunciata dal presidente Chiamparino. Da parte nostra nessuna tesi o strategia dilatoria sarà messa in campo". Così il capogruppo del Pd in Regione Piemonte, e segretario regionale del partito Davide Gariglio, oggi nell'aula del Consiglio regionale.
"Sul piano politico - ha detto Gariglio - le elezioni regionali dello scorso anno sono state vinte senza se e senza ma. Però rifiutiamo ogni parallelismo con la vicenda che coinvolse la precedente Giunta guidata da Roberto Cota. In quel caso le contestazioni riguardavano candidati che non sapevano neppure di essere tali e la vittoria del centrodestra avvenne sul filo delle poche migliaia di voti. In questo caso il distacco di Chiamparino è stato superiore al mezzo milione di voti, e come ha detto il presidente per cancellare questa vittoria si dovrebbero eliminare più dei due terzi dei voti che questa maggioranza ha ottenuto". "Ma soprattutto - ha rimarcato Gariglio - noi rifiutiamo ogni parallelismo con la maggioranza che ci ha preceduti sul nostro comportamento. Se c'è stata illegalità è un fatto grave e sarà perseguito. Ci assumiamo le nostre responsabilità, vogliamo la massima chiarezza ma rivendichiamo l'onestà di una valanga di nostra amministratori. In ogni caso accetteremo il verdetto della magistratura e lo faremo con dignità". Gariglio è tornato anche sul patto politico che il presidente della Regione ha proposto al Consiglio regionale sottolineando che "questo tempo che abbiamo di qui fino a luglio dobbiamo impegnarlo sulle priorità in modo da dare risposte alla comunità piemontese". Operativamente, Gariglio ha proposto che a partire dalla prossima conferenza dei capigruppo vengano pianificati i lavori dei prossimi mesi con una agenda il più possibile condivisa. Tra le cose più urgenti da fare ha citato il riassetto delle competenze amministrative legato alla riforma Delrio e la legge elettorale.
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