Fingersi invalidi e depressi per spillare 500 mila euro alle assicurazioni e agli enti pubblici. L'impresa è riuscita a un medico, un iraniano di 56 anni che ha lavorato come anestesista all'ospedale Molinette di Torino. Fino a quando non è stato smascherato dai carabinieri del Nas, i quali, con il loro intervento, hanno evitato che il bottino salisse a quota un milione e mezzo. Il medico è stato arrestato. Lo hanno preso in un altro ospedale, il Giovanni Bosco, dove si era fatto ricoverare per un presunto tentativo di suicidio. Aveva preso dei barbiturici ma - è il sospetto degli investigatori - essendo del ramo conosceva la dose che gli avrebbe permesso di stare male senza morire. Così è stato trasferito in carcere. L'inchiesta è scattata dopo la denuncia presentata dalla direzione generale delle Molinette, a cui di recente aveva formulato una richiesta di risarcimento danni per 750 mila euro. Un medico legale ha sollevato i primi dubbi sulle menomazioni (la cecità e la paralisi del braccio e della gamba destri che lo costringevano sulla sedia a rotelle, oltre a una forma di depressione). I filmati dei carabinieri hanno fatto il resto: l'invalido andava al bar con gli amici, trasportava pesi consistenti, si occupava dei lavori di ristrutturazione della sua villa, spingeva il carrello del supermercato, caricava un sacco di cemento sul baule dell'auto che, neanche a dirlo, guidava regolarmente e da solo. Il medico era sempre accompagnato da un amico, al quale aveva versato 100 mila euro provenienti da un più cospicuo risarcimento assicurativo, quando invece andava alle visite di controllo che ne dovevano certificare l'invalidità. Il finto paraplegico, che già quando lavorava in ospedale non brillava per operosità (in appena sette anni di servizio aveva accumulato 828 giorni di assenza tra mutua e permessi per assistenza a parenti disabili), aveva architettato tutto nei minimi dettagli. Qualche giorno prima dell'incidente, una caduta dalle scale avvenuta a settembre 2012 in un reparto dell' ospedale a causa di un sacchetto di nylon abbandonato, si era fatto certificare la perfetta idoneità fisica dai medici dell' Istituto di medicina sportiva della città. Poi aveva chiesto, e in molte occasioni ottenuto, risarcimenti e pensioni d'invalidità a enti pubblici e privati. "Forse ho un po' esagerato - ha detto oggi nell' interrogatorio di garanzia davanti al gip Agostino Pasquariello, che ha firmato l'ordine di custodia cautelare in carcere su richiesta dei pm Andrea Padalino e Antonio Rinaudo - ma sono davvero malato". Per adesso i magistrati non gli credono.
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