Sette esponenti del centrosinistra sono indagati dalla procura di Torino per irregolarità nella raccolta e nella presentazione delle firme, alle Regionali della scorsa primavera, a sostegno dell'attuale presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino. Tra loro due consiglieri in carica, Nadia Conticelli (Pd, presidente della circoscrizione VI di Torino) e Marco Grimaldi (Sel). Gli altri cinque iscritti nel registro degli indagati, tutti esponenti del Pd, sono gli ex consiglieri provinciali Umberto Perna, Pasquale Valente e Davide Fazzone, il presidente ed il vicepresidente della circoscrizione V di Torino, Rocco Florio e Giuseppe Agostino. Le liste su cui si indaga sono il listone regionale "Chiamparino presidente" e due provinciali, a Torino e Cuneo, 'Monviso-Chiamparino per il Piemonte". Chiamparino non ha commentato lo sviluppo dell'inchiesta, avviata dopo un esposto di due esponenti della Lega Nord, l'europarlamentare Mario Borghezio e l'ex consigliere Patrizia Borgarello: "Non è mio costume - ha detto il presidente della giunta regionale - intervenire su questo genere di cose, attendiamo le decisioni della magistratura". L'inchiesta della Procura si affianca al ricorso al Tar che verrà discusso nell'udienza convocata il 19 febbraio. Secondo i ricorrenti nelle operazioni di raccolta firme a sostegno di Chiamparino sarebbero state commesse "irregolarità gravissime", "stranezze" e "falsi grossolani" nelle circoscrizioni, ha sostenuto il legale di Borgarello, Alberto Caretta. Quattro candidati avrebbero, secondo gli esponenti leghisti, "autenticato centinaia di firme" in "evidente conflitto di interessi". Proprio con l'accusa di firme false è caduta, un anno fa, la giunta precedente, guidata dal leghista Roberto Cota. Decisivo, nella sentenza dei giudici amministrativi, le irregolarità relative alla lista Pensionati per Cota. Ed oggi l'ex consigliere di quel gruppo, Sara Franchino, avvocato, commenta: "L'iscrizione nel registro degli indagati dei 7 esponenti del centrosinistra è la conferma che tutti i ricorsi al Tar sono fondati. Non si può più parlare di banali irregolarità: qua ci sono pesanti indizi di falsi gravissimi e grossi come case! L'indagine è solamente all'inizio, e già il numero degli indagati è notevole. Non finirà qui".
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