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TORINO. Scuole: corso di Design di auto e moto al Galilei Ferrari

TORINO. Scuole: corso di Design di auto e moto al Galilei Ferrari

design auto e moto

E' partito il corso di "Design di auto e moto" per una cinquantina di studenti iscritti al primo anno della scuola superiore di Torino Galilei Ferrari.
Progettato dal Iaad (Istituto d'Arte Applicata e Design) fornirà, al momento del diploma, un attestato di certificazione.
I docenti lavorano per Suzuki e il Centro Sile Lamborghini. E' stato presentato dalla direttora del Iaad, Laura Milani, dalla dirigente scolastica Anna Luisa Chiappetta e dall'assessora comunale Mariagrazia Pellerino. Il corso è un progetto-pilota che rientra in un accordo tra Iaad e Galilei Ferrari. Il Galilei Ferrari si avvale degli oltre 35 anni di esperienza Iaad nella formazione del Transportation Design per arricchire il suo percorso di specializzazione in Meccanica, Meccatronica ed Energia inserendo l'insegnamento del design. "E' un percorso impegnativo - ha affermato Chiappetta - ed è per questo che lo abbiamo pensato a partire dal primo anno delle superiori per tutto il quinquennio. Alla fine un attestato certificherà le competenze acquisite. Anche studenti del terzo, quarto anno volevano accedervi, ma non è stato possibile" "Una collaborazione intelligente e virtuosa - ha detto la direttora Milani - In un mercato competitivo chiarire le prospettive di studio a vantaggio della realizzazione professionale è un obiettivo illuminato". Iaad - ha inoltre osservato - ogni anno laurea una media di 100-120 giovani che nell'arco di sei mesi trova un posto di lavoro". "Il progetto - ha sottolineato l'assessora alle Politiche Edicative - rappresenta molto bene l'approccio di 'filiera educativa' su cui abbiamo investito come Amministrazione Comunale in questi ultimi anni". L'assessora Pellerino ha ricordato a questo proposito la "Scuola dei compiti", la Junior Summer School e "Bambini un giorno all'Università" cui a breve se ne aggiungerà un altro che avrà come obiettivo una "Nuova cultura del lavoro". L'assessora ha rimarcato la necessità di rivolgersi anche "alle famiglie. Spesso sono i genitori che orientano i figli a professioni tradizionali. Occorre invece rovesciare l'attuale gerarchia dei lavori. Oggi la creatività è tutto. Solo la creatività ci può farci uscire da questa situazione di crisi".
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