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28 Novembre 2014 - 16:46
E' stabile il numero delle persone che contraggono l'Aids in Piemonte, 314 nel 2013 pari a un tasso di incidenza di 7,2 casi ogni 100.000 abitanti. Lo comunica la Regione. In base all'annuale report del SeReMi, il Servizio regionale di epidemiologia per la sorveglianza, la prevenzione e il controllo delle malattie infettive, la situazione è sotto controllo. Ogni anno circa 300 piemontesi scoprono di aver contratto l'HIV che in Piemonte è tra le prime dieci patologie infettive segnalate, la terza tra i giovani uomini dai 25 ai 34 anni di età.
In linea con quanto avviene a livello nazionale ed europeo, l'infezione si trasmette prevalentemente per via sessuale, questa modalità riguarda quasi il 90% dei casi del 2013. Le diagnosi si registrano con frequenza maggiore tra gli uomini e tra i giovani. Il tasso di incidenza più elevato (19 2 casi ogni 100.000 abitanti) si registra tra i giovani di età compresa tra i 25 e i 34 anni, valore più che doppio rispetto a quello registrato per la regione (7,2 casi ogni 100.000 abitanti).
E' ancora molto alto il numero di persone che arrivano tardi alla diagnosi, quando il loro sistema immunitario è già compromesso o addirittura quando si è già sviluppata la malattia (AIDS). Nel 2013 una diagnosi tardiva ha riguardato il 34% dei casi totali.
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