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22 Novembre 2014 - 16:37
"Eternit, 2.889 vittime nessun colpevole. Un compressore 9 anni e 6 mesi". E' il cartello esposto alla manifestazione No Tav di oggi pomeriggio a Torino.
Un chiaro riferimento alla tragedia della Eternit, per cui la Cassazione ha annullato per prescrizione la condanna del magnate svizzero Stephan Schmidheiny. E alla richiesta pena formulata dall'accusa al processo per terrorismo nei confronti di quattro anarchici simpatizzanti No Tav per l'assalto al cantiere della Torino-Lione del 14 maggio 2013.
"Siamo tutti colpevoli di resistere, libertà per i No Tav": è lo striscione che apre il corteo No Tav, partito oggi pomeriggio dal centro di Torino per denunciare le "bugie del governo" sui costi dell'opera. E per chiedere la liberazione dei quattro attivisti in carcere per terrorismo.
"I ragazzi hanno detto che quella notte al cantiere c'erano e la valle ha risposto che c'eravamo tutti", ha detto Alberto Perino, storico leader No Tav, alla partenza del corteo. "Se vogliono condannare loro - aggiunge - devono condannare anche noi. Se loro fanno del terrorismo anche noi lo facciamo, da 25 anni. Adesso ripetiamolo e manifestiamolo anche a Torino".
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