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26 Giugno 2015 - 09:09
Il sindaco Michele Gedda
“Ho dovuto, mio malgrado, aumentare di mezzo punto le aliquote di Imu e Tasi altrimenti non riuscivo a chiudere il bilancio per il 2015..”. Così si sfoga il primo cittadino Michele Gedda. I cittadini sono stati messi di fronte alla decisione ormai presa durante una riunione pubblica, la scorsa settimana convocata presso il pluriuso. In pratica gli abitanti di Pecco, chi lo ha fatto martedì scorso 16 giugno alla scadenza della rata e chi lo farà entro dicembre a conguaglio, hanno dovuto calcolare l’Imu all’8,2 per mille anzichè del 7,6 e la Tasi al 2,4 per mille anzichè all’1,8. E’ un fiume in piena il sindaco. “I cittadini hanno capito che non è colpa mia o di questa amministrazione. E’ colpa di chi ci Governa a Roma, o meglio di chi dovrebbe farlo. Ho spiegato loro come in dieci anni lo Stato è passato da un trasferimento di circa 97 mila euro a poco più dei 37 mila ricevuti lo scorso anno. E’ evidente che con pochi soldi abbiamo dovuto far fronte ad aumenti”. Michele Gedda ha anche ricordato come a Pecco la macchina amministrativa venga fatta funzionare a costo zero. “Sono anni che io e gli assessori rinunciamo all’indennità. Addirittura rinunciamo anche ai rimborsi per le spese di rappresentanza. Quando dobbiamo recarci a Torino per riunioni istituzionali lo facciamo con la nostra auto e a spese nostre. Inoltre, ogni anno, cerchiamo di ridurre al minimo le spese. Quando si presenta l’esigenza di lavori lungo il territorio comunale utilizziamo i nostri mezzi agricoli. Ad esempio per tagliare le piante e pulire i prati utilizzo il mio trattore senza mettere a bilancio un centesimo di rimborso. Abbiamo anche creato un’associazione di volontari che opera durante le emergenzee e per spargere il sale lungo le strade comunali nei periodi invernali”.
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