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NOVARA. Medico ucciso in Kenya: lo zio, luce fra tante tenebre

NOVARA. Medico ucciso in Kenya: lo zio, luce fra tante tenebre

"Fra tante tenebre c'è anche tanta luce: continueremo la sua opera". Lo ha affermato don Luigi Lello, lo zio di Rita Fossaceca, il medico novarese ucciso in Kenya, dopo le esequie celebrate oggi nel Duomo della città piemontese. Il sacerdote ha concelebrato la funzione, durante la quale non è riuscito a trattenere le lacrime. "Ho molto apprezzato - ha detto - la scelta del vescovo di Novara di celebrare con i paramenti bianchi e non violacei, e di aver fatto suonare le campane a distesa: dobbiamo ricordare Rita per il suo sorriso, per la sua voglia di aiutare gli altri". Don Luigi era con Rita e i suoi genitori in Kenya la sera della rapina sfociata nell'omicidio. "Era particolarmente soddisfatta - ha ricordato - per aver completato l'infermeria. Si era rivolta a Monica e Paola, le due infermiere che l'avevano seguita nel viaggio in Kenya, dicendo 'Abbiamo fatto tutto, vero?' Era il segno della sua soddisfazione. Ma sono certo che già altri progetti le frullavano in testa. Era un vulcano. Ed era molto esigente: riusciva a convincere tutti a realizzare qualcosa che nemmeno riuscivano a pensare di poter fare". "Siamo una onlus piccola - ha spiegato Alessandro Carriero, presidente dell'associazione For Life - ma abbiamo progetti in corso in diversi Paesi africani. Continueremo in memoria di Rita. Anche se per noi è una perdita gravissima". 

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