Crescono i visitatori di musei, monumenti e aree archeologiche statali nel primo semestre del 2017. Gli ingressi - secondo i dati diffusi dal Mibact - sono saliti di oltre il 7% e gli introiti di più del 17%. I più visitati restano luoghi simbolo del Belpaese come il Colosseo, Pompei o gli Uffizi, ma a far registrare dinamiche positive sono anche le realtà più piccole e quelle che possono contare su una maggiore autonomia gestionale. Bene la Campania, che oltre a Pompei può contare sulle performance positive di Capodimonte e della Reggia di Caserta. A Roma migliorano, tra gli altri, Castel Sant'Angelo, il Pantheon e la Galleria Nazionale di Arte Moderna. Al Sud buoni numeri in particolare per il Museo archeologico di Taranto, in Toscana per il Bargello e Boboli, al Nord per Brera, i musei reali di Torino e il Miramare di Trieste. Nel dettaglio, secondo l'Ufficio di Statistica del Ministero dei Beni Culturali, nel primo semestre 2017 sono stati 23.213.288 gli ingressi in musei, monumenti e aree archeologiche statali e 88.708.038 euro gli introiti, con un aumento rispettivamente del 7,3% (cioè 2 milioni in più di visitatori) e del 17,2% rispetto al medesimo periodo del 2016. "I luoghi della cultura statali si apprestano a registrare un'altra annata da record - sottolinea il ministro Dario Franceschini -. La rivoluzione museale continua a produrre i suoi frutti e dimostra quanto fosse corretto dare autonomia ai musei, dotandoli di una direzione, un bilancio, un consiglio di amministrazione e un consiglio scientifico. Tutto questo ha permesso una decisa innovazione della gestione con risultati immediati, a partire da una maggiore presenza digitale". Se al primo posto tra le regioni figura il Lazio, con 10.131.268 visitatori (+2,23%) e 36.220.370 euro di incassi (+14,7%), la Campania consolida la seconda posizione conquistata nel 2015 con 4.375.734 ingressi (+15,4%) e introiti per 19.689.195 euro (+17,6%), mentre terza è la Toscana con 3.443.800 biglietti (+11,7%) e 16.520.112 euro di incassi (+17,1%). Tra le regioni più dinamiche per aumento di visitatori si segnalano invece la Liguria (+33,5%), il Veneto (+26,8%) e il Friuli Venezia Giulia (+23,35). Evidenti invece le conseguenze del terremoto del Centro Italia nella flessione dei visitatori in Umbria (-18,3%), Marche (-16,6%) e Abruzzo (-15,6%).
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