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04 Febbraio 2016 - 11:31
Gentile Direttore, dopo avere l’articolo intitolato "Gambarino prescritto nel processo penale per gli abusi edilizi a Cordova" comparso sul penultimo numero del Suo giornale ci permettiamo di rilevare quanto segue. Preliminarmente pensiamo sia importante chiarire che nel nostro ordinamento la prescrizione non equivale ad un'assoluzione.
Affinché vi sia prescrizione occorre che il Giudice ritenga di non dover assolvere l'imputato con formula piena. Se non viene ravvisato alcun reato l'imputato deve essere assolto con la formula “per non aver commesso il fatto” o “perché il fatto non costituisce reato”.
Da notare poi che prescrizione è sempre espressamente rinunciabile dall'imputato (così prevede l’art. 157 c.p.) che può decidere di continuare nel procedimento giudiziale che lo riguarda al fine di vedere riconosciuta la propria innocenza. Scelta processuale questa che non è stata fatta da parte del sig. Gambarino nell’ambito del processo penale cui si far riferimento nell’articolo di cui sopra.
Quanto sopra viene detto, sia chiaro, senza intenzione polemica nei confronti di chicchessia ma solo al fine di fornire ai cittadini una corretta chiave di lettura. Quanto poi all’analisi del processo che dalle colonne del suo giornale viene fatta dal consigliere di minoranza Serlenga Antonio ricordiamo che:
- il processo penale di cui si parla è sorto proprio a seguito della segnalazione fatte alla Procura della Repubblica da parte degli Uffici Comunali;
- in questi anni, quando richiesti, si sono messi a completa disposizione della Magistratura così come questa e la precedente amministrazione comunale;
- il Comune di Castiglione Torinese si è costituito parte civile nell’ambito del processo conferendo incarichi, per tale attività, ad un legale anche supportato da consulenti tecnici E’ evidente allora che è stato fatto tutto il possibile per tutelare gli interessi del Comune ed è stato dimostrato, in questo come in tutti i processi in cui in Comune è parte lesa, tutto l’interesse a che la giustizia potesse perseguire i propri fini.
Quanto infine all’articolo, anch’esso comparso sullo stesso numero del Suo giornale relativamente ai giudizi avanti al TAR pur ritenendo francamente eccessive certe affermazioni in esso contenute ci si riserva – trattandosi di giudizi ancora pendenti – di svolgere ogni opportuna osservazione solo al termine dei medesimi. Questi i fatti secondo una visione “oggettiva” e non strumentalizzata su cui lasciamo che ogni nostro concittadino - come è corretto che sia - basi liberamente ogni sua analisi o convinzione.
Roberto Pignatta ed il Gruppo consiliare
Naturalmente Castiglione.
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