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23 Ottobre 2018 - 07:25
L’Italia del judo sale sul podio iridato di Nassau, nelle isole Bahamas, con un talento cresciuto all’ombra della Mole: nella complicata rassegna mondiale Under 21, Manuel Lombardo, diciannovenne che si allena con Pierangelo Toniolo nella prestigiosa Akiyama Settimo a mettere al collo il metallo più prezioso, la medaglia d’oro. Il caporale maggiore dell’ Esercito Italiano, impegnato nella categoria di peso fino a 66 kg, si impone in finale senza esitazione sul brasiliano Michael Marcelino e prima di lui tutti gli altri avversari, compresi i maestri giapponesi, sono stati surclassati dall’azzurro, che solo un mese fa aveva vinto anche il Ttolo Europeo di categoria a Sofia, in Bulgaria, e nel mese di giugno si era imposto anche ai Giochi del Mediterraneo di Tarragona, in Spagna. Una gara capolavoro la sua, con due ippon al colombiano Cristian Varga ed al kazako Bakhitzhan Abdurakhmanov, poi il successo-chiave, per waza ari sul giapponese Yuji Aida.
“Come descriverlo? – ha detto Manuel appena sceso dal podio - Ho vinto i Mondiali, ancora non mi sembra vero! Se penso a questa medaglia mi vengono subito in mente l’Europeo dell’anno scorso, perso al primo incontro, e la medaglia sfumata al mondiale Under 21 a Zagabria 2017. È dovuto passare un anno, ma ne è valsa la pena, concludo così la mia annata junior da imbattuto. Adesso guardo avanti e penso soltanto ai punti per Tokyo, a qualificarmi per le Olimpiadi”.
“Oggi ha fatto una gara perfetta e senza sbavature. – queste le parole di Raffaele Toniolo, fratello di Pierangelo e responsabile tecnico azzurro - Non credo sia mai capitato, nella storia del judo italiano, che uno junior abbia vinto nello stesso anno Europeo e Mondiale. Manuel ha scritto un pezzo della storia della nostra Federazione. Il merito va in primo luogo alla sua grande volontà ed abnegazione che, fin da piccolo, ha sempre dimostrato. Poi alla sua famiglia, che lo ha educato benissimo. Al suo tecnico Pierangelo Toniolo, al direttore tecnico e alla direzione tecnica tutta. Un anno fa perdere la medaglia al Mondiale dopo un golden score infinito è stata dura, ma Manuel non ha mollato e oggi è diventato campione del mondo un mese dopo aver vinto il titolo europeo. Un esempio”.
Grazie a questa vittoria Lombardo conquista settecento preziosissimi punti olimpici per Tokyo 2020 e balza tra i primi venti judokas al mondo della sua categoria di peso. Prosegue il momento d’oro del judo settimese che dopo l’oro olimpico di Rio 2016 con Fabio Basile continua a mietere successi in proiezione olimpica: la Nazionale Italiana di judo ora parla torinese!
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