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Cronaca

Aggredito con un coltello mentre abbassa la saracinesca: Ivrea nel mirino dei criminali

Due giovani armati di coltello fermati dalla polizia dopo l’assalto al locale. La città soffoca tra insicurezza e crimini crescenti.

Aggredito con un coltello mentre abbassa la saracinesca: Ivrea nel mirino dei criminali

Si erano avvicinati con passo deciso e intenzioni chiare, sfruttando il momento in cui il titolare del Beer Shop Alibi, un piccolo locale di via Arduino, stava abbassando le saracinesche per chiudere la giornata. Il copione è stato rapido e brutale: un coltello puntato e l’ordine di consegnare l’incasso, mentre la complice rovistava nelle tasche della vittima. Era quasi mezzanotte di sabato scorso, quando questa scena si è consumata, spezzata solo dall’intervento provvidenziale di un passante che ha avuto il coraggio di interrompere l’aggressione. I due malviventi si sono dati alla fuga lungo via Palestro, ma la loro corsa è durata poco. La polizia, allertata tempestivamente, è riuscita a fermarli e arrestarli.

Gli autori della rapina sono un uomo di 31 anni, residente in città, e una donna di 22 Dopo l’arresto, il pubblico ministero Daniele Piergianni ha immediatamente richiesto la convalida della misura cautelare, e questa mattina si svolgerà l’udienza davanti al giudice per le indagini preliminari. Un episodio che, per quanto si sia risolto con un lieto fine per il coraggio dei cittadini e la rapidità delle forze dell’ordine, si aggiunge a una lunga serie di eventi che stanno gettando un’ombra sempre più cupa sulla città.

il negozio

Ivrea, infatti, non è nuova a episodi di questo tipo. Negli ultimi mesi, i racconti di furti, rapine e aggressioni, aldilà di quel che racconta l'Amministrazione comunale sulla "percezione" si susseguono con inquietante regolarità, trasformando la quotidianità dei suoi abitanti in un costante stato di allerta.

Le strade, un tempo animate, oggi appaiono deserte nelle ore serali, e la fiducia reciproca si sgretola a ogni nuovo episodio. I cittadini, esasperati, alzano la voce per denunciare una situazione che appare fuori controllo.

"Non è più sicuro uscire di sera. Siamo stanchi di vivere nella paura..." dicono in tanti anche sui social, riassumendo un sentimento comune. .

La cronaca sembra confermare questa sensazione che è qualcosa di più di una semplice percezione provocata dai giornali...

Dal furto al Buffet della stazione a novembre, con una banda di sei giovani che ha razziato alcolici e sigarette, al recente accoltellamento nel sottopassaggio tra via Aldisio e via Arduino, dove un uomo è stato aggredito e ferito gravemente da un gruppo di ragazzi. Dallo scippo in pieno giorno in corso Nigra, dove un diciassettenne ha strappato una catenina dal collo di un quindicenne, alla rapina a due turiste nei pressi del Movicentro.

Ogni nuovo evento sembra aggravare una spirale di violenza che appare senza fine.

Il clima di tensione si riflette anche sulla vita sociale. Sempre più cittadini scelgono di rimanere a casa, abbandonando locali e luoghi pubblici, alimentando un senso di isolamento che non fa che rafforzare il disagio collettivo. Non è solo la cronaca a registrare questi fenomeni, ma anche il tessuto sociale, che mostra segni di cedimento sotto il peso di un’insicurezza sempre più radicata.

La risposta delle Istituzioni e dell'Amministrazione Comunale non sembra riuscire a dare quella sensazione di protezione di cui Ivrea avrebbe bisogno.

La città attende un segnale concreto, un piano d’azione che possa restituire non solo sicurezza, ma anche fiducia. Nel frattempo, ogni nuovo fatto di cronaca aggiunge un ulteriore colpo a una comunità che si sente sempre più fragile e abbandonata.

Gli episodi che raccontano una città in crisi

La rapina al Beer Shop Alibi è solo uno dei tanti episodi che nelle ultime settimane hanno segnato Ivrea. Il bollettino della criminalità è impressionante:

  • Aggressione con una matita (24 gennaio): Un 27enne, sorpreso a rubare in un appartamento, ha aggredito un vicino di casa colpendolo al volto con una matita, nel disperato tentativo di fuga.

  • Scippo in corso Nigra (29 agosto): Un 17enne ha strappato una catenina d’oro dal collo di un quindicenne nei pressi del Movicentro, in pieno giorno.

  • Rapina alle turiste indiane (16 ottobre): Due donne sono state aggredite e derubate nei pressi del Movicentro. Una di loro è stata spinta a terra, mentre il rapinatore fuggiva con la borsetta.

  • Coltello al lungodora (24 ottobre): Il titolare della vineria "Nando" è stato minacciato e derubato mentre chiudeva il locale.

  • Svaligiato il Buffet della stazione (6 novembre): Una banda di sei giovani ha portato via sigarette e alcolici per un valore di duemila euro, riuscendo a fuggire in treno verso Torino.

  • Accoltellamento nel sottopassaggio (15 novembre): Un 38enne è stato aggredito e ferito alle gambe da un gruppo di giovani. Ha riportato ferite che hanno richiesto otto punti di sutura.

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