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Livorno Ferraris
19 Aprile 2023 - 15:10
Chiara Barone con il candidato sindaco Matteo Capizzi
Matteo Capizzi, 65 anni, già comandante della locale stazione Carabinieri, è il candidato scelto da Chiara Barone e Federico Pizzamiglio quale traino per farsi riportare in Consiglio comunale. I due, infatti, al termine di questa consiliatura si trovavano spiazzati: la prima alla guida di un gruppo consiliare già povero di consensi in partenza (nel 2018 la sua lista “Cambiare si può” aveva ottenuto solo 481 voti), e che è poi rimasto orfano di Elia Demin - passato in maggioranza - e di Antonio Tamburelli che si era dimesso. L’altro - che non fa mistero di voler diventare sindaco, prima o poi - defenestrato dai corgnatiani di stretta osservanza.
Hanno così cominciato ad organizzare insieme iniziative “sociali” in paese, e pure mia nonna già dall’estate scorsa aveva capito che alle elezioni comunali avrebbero preparato una lista insieme. Ma siccome Pizzamiglio è abbastanza furbo da capire che per lui non è ancora il momento di candidarsi a primo cittadino, e siccome la Barone, pur avendole tentate tutte negli ultimi 15 anni, viene da un filotto di disfatte elettorali impressionante (sconfitta con la lista Bollo alle Comunali del 2009, sconfitta con la lista Tiozzo alle Comunali del 2011, sconfitta con il Pd alle Politiche del 2013, sconfitta come candidata sindaca nel 2018), entrambi necessitavano di un candidato sindaco in grado di raccogliere un po’ di consensi per la loro lista: Capizzi fa al caso loro.
E così è nata la lista “Li.Fe. - Ascoltare, Mantenere, Migliorare”, in cui Barone affiancata a Pizzamiglio (suo avversario cinque anni fa) presenta l’ex carabiniere (suo avversario nel 2011 e nel 2013): stavano in liste diverse ma ora, per evitare l’ennesima Caporetto, sono tutti insieme appassionatamente.
Rispetto ad allora, però, c’è una novità: la recente normativa ha aumentato, in tutta Italia, le indennità di funzione degli amministratori comunali; in paesi con meno di cinquemila abitanti come Livorno Ferraris un vicesindaco, che fino a pochi anni fa prendeva poco più di 300 euro mensili, dal 2024 avrà uno “stipendio” di oltre 600 al mese. Ecco quindi che Chiara Barone, prima ancora di vedere quante preferenze personali otterrà il 14 e 15 maggio, e di capire se sarà la più votata della lista, ha già fatto sapere che in caso di vittoria di Capizzi sarà lei a fargli da vicesindaco.
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