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CRESCENTINO. Prima settimana di Centro Estivo

CRESCENTINO. Prima settimana di Centro Estivo

Giuseppe Macaluso

Lunedì 11 giugno ha avuto inizio la prima settimana del Centro Estivo patrocinato dal Comune di Crescentino e realizzato in collaborazione con l’Associazione Culturale Arte. L’avvio di questa nuova avventura per i bambini e i ragazzi crescentinesi è stata, sfortunatamente, segnata dal maltempo, ma utilizzando i locali predisposti – e in particolare la palestra delle scuole medie – è stato possibile realizzare le attività di gioco previste per questa prima settimana. L’organizzazione è stata pensata infatti in modo tale da evitare a bambini e ragazzi le ore previste per i compiti scolastici in questa settimana, la prima dall’interruzione delle lezioni, preferendo un utilizzo alternativo delle ore a disposizione per consentire ai piccoli partecipanti di conoscersi e di dare uno sfogo all’anno scolastico appena concluso. Questo non ha però bloccato l’inizio delle altre attività: i bambini hanno iniziato infatti con le lezioni di pittura, la lezione di danza e anche con un primo excursus musicale con l’insegnante di chitarra ed infine, per concludere la settimana, con la prima gita presso il parco acquatico “Acquasmile” di Tricerro. Da questa settimana però i ragazzi (circa una quarantina attualmente, anche se si prevede una crescita dei partecipanti) inizieranno a dedicarsi anche ai compiti estivi completando il quadro organizzativo con una serie di gite e proseguendo le attività di tipo artistico-musicale che, ad oggi, hanno riscosso un grande successo. Si può dire quindi che le perplessità relative alla gestione di una fascia di età piuttosto estesa - dai 6 ai 14 anni finora, per includere in seguito anche i bambini dai 3 anni in su, non appena si concluderanno le lezioni anche alla scuola materna - siano state superate efficacemente.

È lo stesso Giuseppe Macaluso ad evidenziare il successo delle attività della prima settimana del Campus, dopo aver avuto l’opportunità di confrontarsi anche con i genitori dei bambini, e in particolare il modo in cui queste non siano state pensate come una strutturazione che i bambini “subiscono” passivamente, ma come un processo attivo perché «ci piaceva l’idea di vedere e di capire che tipo di desiderio, attitudine o volontà avessero i vari gruppi».

Il numero previsto per le prossime settimane, inoltre, dovrebbe sfiorare i 130 partecipanti non appena verranno inseriti anche i bambini della scuola dell’infanzia “Peter Pan” e dell’Asilo Infantile.

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