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Albiano d'Ivrea
28 Febbraio 2025 - 20:56
Marta Rossetto
E' lei. E' Marta Rossetto. E' la Vezzosa Mugnaia dello Storico Carnevale di Albiano d'Ivrea. Figlia di Donato, elettricista, Generale nel 2013 e di Katia Facchin, fisioterapista all'Asl To4. Marta Ha 20 anni e studia a Ivrea
Questa sera Violetta si è affacciata dal palazzo municipale.
Ad applaudirla, oltre al popolo festante e al Generale Riccardo Ollearis, c'erano tutti gli ufficiali: Giuseppe Accaputo, Giovanni Baldi, Fabio Del Conte, Paolo Gazzola, Fabrizio Marangon, Paolo Messineo, Elvis Monty Orlarei, Fabio Piacentini, Fabio Petilli, Giovanni Ravaschietto, Tancredi Salafia, Roberto Glauda, Gianni Ollearis, Piergiuseppe Rossetto e Cristiano Testa.
E poi le damigelle: Vittoria Tosi, Chiara Bagnod, Martina Bordet e Marta Vercella. Le Vivandiere: Rebecca Andreo, Elena Sofia Antoniono, Noemi Mainiero, Rachele Tirassa, Elisa Accaputo, Martina Accaputo, Emma Lacchio e Giada Presicci. I paggi: Jacopo Rossetto e Andrea Zedda. Gli Abbà: Enea Santina Nicolotti e Cristian Chiavetta (Rione Castello), Aylen Deborah Quintana Pardo e Sofia Bouhamane (Rione Crosa), Vittoria Bilanzuoli e Greta Benedetto (Rione Borghetto), Elia Vincenzo Messineo e Martina Rossi (Rione Assone). Gli aiutanti di campo del Generale Edi Andreo, Erik Lantero, Federico Benedetto (UCT), Lucio Lacchio e della Mugnaia Andrea Suppa. Infine, le Armigere: Marta Bistrattin, Giorgia Bistrattin, Noemi Da Lozzo, Greta Bertola, Aurora Raddi, Mia Selvaggia Zaccariello, Aurora Carrozzino, Gaia Chilin, Denise Chilin, Giorgia Lago, Melissa Lago e Giorgia Lacchio. L’alfiere è Alessandro Colautti. e a verbalizzare il tutto è il Segretario Gran Cancelliere Dario Lacchio.
Il Carnevale, per la gente di Albiano, è un avvenimento nel vero senso della parola, anzi, è “un grande avvenimento”. Non è facile comprendere i motivi che suscitano questa grande passione, che ogni anno esplode con indicibile entusiasmo e con le più svariate espressioni, dal volto sempre nuovo e, allo stesso tempo, antico.
La storica rievocazione del Carnevale di Albiano è molto simile a quella del rinomato Carnevale di Ivrea. I motivi di questa similitudine possono essere tanti: il legame storico con la città, il fatto che Albiano sia sempre stato sotto il dominio dei vescovi di Ivrea e, soprattutto, la leggenda secondo cui l’eroina Violetta fosse figlia di un mugnaio di Albiano, proprietario di un mulino natante sulla Dora.
Nella rievocazione dell’insurrezione popolare e del trionfo contro la tirannide, l’eroina Violetta è personificata dalla Mugnaia, che diventa la protagonista della festa. Al suo fianco vi è il Generale, con lo Stato Maggiore nelle brillanti alte uniformi delle divise napoleoniche. Ai protagonisti fanno da coreografia i Paggi della Mugnaia, gli Abbà, le Vivandiere, oltre a paggetti, ufficialini e damigelle, nei loro sfarzosi costumi.
Il Segretario Gran Cancelliere, in abito nero secentesco con bavero, tricorno e parrucca, tiene il registro del cerimoniale. Questa figura rappresenta la legge ed è un richiamo a un’altra epoca.
Esistono alcune differenze tra il Carnevale di Albiano e quello di Ivrea. Ad Albiano, la Mugnaia è una signorina nubile, mentre a Ivrea è una donna maritata. È opinione diffusa che ciò voglia significare che Violetta sia partita da Albiano nubile per giungere a Ivrea sposata.
La prima menzione della battaglia è stata rinvenuta su un bollettino parrocchiale datato 1925.
Dall’autunno del 1973, con esordio nel Carnevale 1974, per merito dei fondatori Walter Barbero, Sergio Leonardi e Luciano Debernardi, il Gruppo Aranceri Ariete ha animato e organizzato la battaglia dei tiratori a piedi, contando su un centinaio di appassionati.
Gli avversari sono gli aranceri sui carri (10-12 persone per carro), ammessi in un massimo di 4 carri.
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