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Elezioni Ivrea

Beiletti invita i candidati a sindaco a dichiararsi antifascisti e a iscriversi all'Anpi

Un elenco di "Dieci suggerimenti"

Mario Beiletti

Mario Beiletti Anpi

La proposta arriva come un fulmine a ciel sereno. E sarà, anzi è, per qualcuno, provocatoria come un calcio negli stinchi. E' di Mario Beiletti, presidente dell'Anpi di Ivrea e Canavese. "Perché voi no? Perché non ora?" scrive.

Ed è un po' come se ce lo avessimo davanti (Beiletti). Con il ghigno soddisfatto di uno che l'ha pensata nel dormiveglia e l'ha messa in pratica al mattino presto.

E' 'invito ad iscriversi all’Anpi rivolto a tutti i candidati alla carica di consigliere comunale alle elezioni del 14 e 15 maggio prossimi.

Molti si definiscono progressisti. Perché allora non manifestarlo con l’azione più semplice ed efficace?

"Mi rivolgo a tutte le persone che sono in lista  - dice - Molti si definiscono progressisti. Perché allora non manifestarlo con l’azione più semplice ed efficace? Iscriversi all’Anpi non richiede giuramenti di fedeltà o adesioni a programma complicati: è sufficiente definirsi antifascisti, e poiché presumiamo che molti di voi (anche se non tutti) si dichiarano, almeno a parole, antifascisti, quale migliore esempio dare se non iscriversi all’Anpi? Vi aspettiamo adesso, prima delle elezioni. Il tempo per farlo lo troverete, se vorrete…".

Beiletti si rivolge anche e direttamente ai cinque candidati a sindaco (Matteo Chiantore, Andrea Cantoni, Stefano Sertoli, Cadigia Perini e Carlo Bravi). "Uno di voi diventerà Sindaco e giurerà sulla Costituzione, gli altri la dovranno rispettare...".

La verità è che a Ivrea, con Mario Beiletti, l'Anpi è sempre stata molto vivace. E' di qualche giorno fa un appello rivolto a tutti i cittadini, nonché elettori a recarsi a votare perchè "il voto è l’espressione più alta della democrazia, sancito dalla Costituzione Non perdiamo l’occasione per esercitarlo".

"Non gettiamo al vento decenni di lotte democratiche per conquistarlo..." dice, quasi urla Beiletti

"Come sempre - aggiunge - l’Anpi, per Statuto e scelta convinta, ribadisce di non potere e volere essere strumentalizzata per giochi e manovre di parte. L’ANPI rappresenta la memoria storica della nostra Democrazia, ne è uno degli elementi fondanti. Nessuno può utilizzarla o parlare in suo nome.  L'ANPI non è un partito ma la casa di tutti i democratici... e si batte affinché le decisioni del governo, delle istituzioni e delle forze politiche, siano coerenti con le idealità dell'antifascismo e della Resistenza e con i princìpi costituzionali. È su questa base - con questi contenuti - non per scelte pregiudiziali di schieramento, che l'ANPI… stabilisce i suoi rapporti con le forze politiche, sociali e le istituzioni. E’ una posizione spesso non facile, di estremo equilibrio, che però ci è sempre stata riconosciuta da ogni Cittadino, Movimento, Partito o Lista elettorale come coerente, corretta ed onesta, e di ciò ringraziamo. L’Anpi si impegna a sua volta ad essere modello di democrazia e pluralismo. Chi opera nell’Anpi, soprattutto fra i suoi Dirigenti, deve avere prioritariamente a cuore il bene dell’Associazione, perché un’Anpi forte, coerente e rispettata rappresenta i valori che dalla Resistenza confluirono nella Costituzione...".

Insomma l'Anpi rispetta la politica ma continua ad avere uno sguardo che va oltre e viene dal passato.

Non dirà chi votare o chi non votare, ma ha una bussola e ha dato le coordinate a tutti gli iscritti...

“Votate per chi ha a cuore un Paese antifascista, unito e democratico - mette i puntini sulle "i" Beiletti -  chi nei fatti dà prova di essere onesto. Non votate chi non ha mai rinnegato il passato fascista; chi vuole dividere il Paese con il razzismo, l’antisemitismo, la xenofobia; chi attenta alle conquiste dei lavoratori; chi persegue interessi personali.”

Da qui la richiesta di iscriversi all'Anpi e di dichiararsi antifascisti facendo propri i valori di Giustizia, Libertà, Democrazia, Solidarietà e Pace che dopo la Lotta di Liberazione vennero espressi nella Costituzione Italiana.

I dieci suggerimenti (comandamenti) dell'Anpi a chi aspira a diventare amministratore pubblico. Eccoli

  1. Avere sempre presente la Costituzione antifascista figlia della Resistenza
  2. Stare dalla parte delle classi disagiate anche se ciò al momento non premia in termini di voto (ma serve a riavvicinarsi alla tradizione dei vecchi partiti di sinistra, e ciò si ripagherà nel tempo dando loro credibilità).
  3. Seguire con attenzione ed impegnarsi per risolvere i problemi del lavoro.
  4. Risolvere in fretta e nel modo migliore alcuni aspetti troppo trascurati nella Città (Ospedale, Sanità pubblica, trasporti…)
  5. Avere più attenzione agli aspetti sociali: Bellavista, Zac!...
  6. Essere più presenti ai vari eventi/manifestazioni. Avere cioè più coraggio nel mostrarsi, confrontarsi e nell’impegnarsi.
  7. Portare avanti progetti di integrazione sociale e per la Scuola pubblica...
  8. Perseguire una politica contro gli armamenti, per la Pace e l’ambiente...
  9. Lottare anche a livello locale contro chi vorrebbe instaurare il Presidenzialismo e l’Autonomia differenziata.
  10. Curare meglio la cultura, non quella sparpagliata e a volte senza senso dell’attuale amministrazione (a titolo di esempio, fornire un luogo fisico adeguato per convegni, conferenze, spettacoli…) e provvedere alle Associazioni dando loro degli spazi e sedi…
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