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28 Novembre 2018 - 11:53
Erano molti gli spunti in occasione di questa Santa Cecilia che hanno portato i musici e l’intera comunità di Brusasco a festeggiare e a ricordare. A festeggiare sicuramente i 125 anni dalla fondazione dell’importante sodalizio musicale, quasi un record nei nostri territori e in realtà demograficamente ridotte come Brusasco. Una storia lunga che ha attraversato tre secoli, due millenni, con il rischio, più volte manifestatosi, di veder scomparire quanto creato nel 1893 da Favorino Cravino, soprattutto quando gli strumenti, durante le guerre mondiali, rimanevano muti, appesi ai muri delle case, con i musici quasi tutti al fronte. Ma proprio come la fenice ha saputo rinascere, sempre più forte, sempre più numerosa, come quando, a seguito della fusione dei Comuni nel 1928, le fu accorpata la Banda della frazione Marcorengo, fondata nel 1910: una filo conduttore che continua tuttora, con numerosi musici collinari a fornire fiato e ritmo in tutte le principali occasioni.
Un anno, questo, che a avuto anche un momento di grande tristezza: la scomparsa, inattesa, del Presidente Renato Ferrero, pronipote dei fondatori, che per decenni ha saputo guidare con capacità, competenza e mediazione la Banda; la sua figura, fondamentale in questi anni, è stata ricordata sia durante il concerto di sabato sera, sia dopo il pranzo di domenica; i suoi familiari hanno ricevuto una targa ricordo, che non era un semplice lastra di metallo, ma dentro di essa si percepiva, tra la commozione dei presenti, tutto il grazie a Renato.
Commosso anche il saluto del nuovo presidente, Gianni Arietti, che sicuramente, con la sua passione per Brusasco, avrà la capacità di tenere alto l’onore della Banda.
Ma il grazie più sincero di tutti, musici, simpatizzanti, amministratori, brusaschesi è andato al maestro Angelo Gavassa, direttore e maestro dal 1973: una vera colonna portante, sul quale si fonda tutta la coesione e la competenza che il gruppo continua ad esprimere. Affiancato dai giovani direttori, Mariangela Pillone e Davide Riva, che durante il concerto hanno diretto tutti i brani del secondo atto, Angelo, con la sua disponibilità, la sua semplicità, la sua competenza è riuscito in questi anni a portare in banda sempre nuove leve.
Ottime le esecuzioni del concerto, con un primo atto dedicato ai brani caratteristici della storia della Banda, un secondo atto più variegato, che ha spaziato da Rossini all’Ultimo dei Moicani: salone gremito e pubblico soddisfatto.
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