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SETTIMO. Nosiglia non benedice la discarica

SETTIMO. Nosiglia non benedice la discarica

Laggiù tra le cascine di frazione Mezzi Po a parlare del prezzo del latte che sale e che scende, dell’ambiente e del bestiame, della vita che si faceva un tempo e delle speranze che, ahìnoi, per il futuro non ci sono più. Nè per gli anziani, nè per i giovani.

L’ha definita una giornata molto interessante. E quella di giovedì scorso, per l’arcivescovo Cesare Nosiglia, accompagnato da Don Paolo Mignani, a spasso tra i campi che si estendono al confine con Brandizzo, lo è stata per davvero.

Ad aspettarlo, più di una dozzina di imprenditori agricoli. Uomini e donne. Tutti in piedi e in circolo al centro dell’aia. L’arcivesco li ha ascoltati e don Paolo, come un bravo direttore d’orchestra, ha dato e tolto la parola. Poi tutti insieme nelle stalle e davanti ai cancelli della discarica. Infine nell’azienda  agricola “Franca Bollito” e nella sua bottega italiana, di soli prodotti slow food

“Delle difficoltà sul latte qualcosa sapevo. Di tutto il resto no...”, ha confessato il prelato.

Intorno a lui gente semplice, con i calli alle mani e la pelle rugosa. Gente stanca, spossata, eppure ancora fiera e orgogliosa di un mestiere antico e che va scomparendo. “Siamo rimasti in pochi  - ha accennato qualcuno scuotendo la testa - Ci possiamo contare sulla punta della mano. Quattro a Volpiano, tre a Chivasso, qualcosa di più a Settimo...”.

Ed è perchè a lavorar nei campi non son più soddisfazioni. Ed è perchè la burocrazia ti ammazza. E poi ci sono le pratiche. Tanti fogli da compilare. C’è l’on-line che per molti è ancora una roba impossibile. C’è la burocrazia. Ci sarebbe la voglia di mandare tutti a quel paese, insomma ...

“Con il latte, da quando è cominciata la campagna contro l’olio di palma, anche se la Ferrero insiste nell’utilizzarlo, stiamo vivendo un momentino di ripresa - han sottolineato in due o tre spronati da don Paolo - Lo vendiamo intorno ai 30/32 centesimi perchè in molti sono passati al burro....”.

E qualcosa si è detto sulla politica, qualcos’altro sulle associazioni di categoria che non rappresentano come dovrebbero.

Infine c’è quella roba là, la discarica. Ed è una “roba” che ha fatto perdere il sonno a molti. “Tutti parlano di ambiente e di salute... Tante belle parole e poi qui... guarda cosa ci han combinato...” ha alzato gli occhi al cielo don Paolo e lui sì che su questo fronte si è sempre mosso in trincea e con l’elmetto in testa.

Ed è vero che una volta quel terreno era indicato in classe A, cioè della migliore qualità, ma da quando è stato costruito l’impianto di smaltimento per il car-fluff, è stato declassato a classe C.

“A Trino dove c’è il nucleare - si è detto  - stanno meglio di noi e sono in classe B. Stanno inquinando tutto, anche le falde. Se arrivano alla quarta è finito tutto...”.

Il dito è anche puntato sulle polveri incontrollate

Si depositano sull’erba che le mucche mangeranno - ha ricordato don Paolo Mignani - E quelle mucche produrranno latte che arriverà sulle nostre tavole. Tutto questo è contro Dio e contro la sua più grande opera, il Creato... Quest’estate dopo la giornata di preghiera han cominciato a prestare più attenzione... ma gli interessi sono troppo forti.

Il giudizio di Nosiglia? Lapidario. “E’ una questione di giustizia - ha concluso con l’amaro in bocca -Dovremmo vivere in una società dei diritti, ma questa è una società dei dirtti calpestati...”.

Lapidario ma non risolutivo, anche perchè, come tutti ormai sanno, la società CRS del gruppo francese Derichebourg (una multinazionale del riciclo) ha presentato l’ennesima richiesta di ampliamento per 100 mila metri cubi, da aggiungersi agli attuali 570 mila.

Una richiesta che arriva oggi non foss’altro che l’autorizzazione a smaltire, proroghe dopo proroghe, scadrà alla fine di  quest’anno.

“Si era detto che la Crs era ormai alla fine, ma i camion hanno continuato ad entrare e a uscire. - ricorda bene don Paolo - E poi dove vogliono ampliarsi che non c’è spazio? Comunque, se le cose stanno così allora io dico che dobbiamo ritornare a farci sentire e lo faremo pregando. ..?”.

Una discarica per smaltire tutto quel che di un’automobile, non si può riciclare, fondere o distruggere. Sedili di gommapiuma e imbottiture impregnate, intrise, imbevute di olio, benzina, gasolio. Una vasca collegata ad un frantoio, costruito in zona Cebrosa, per sminuzzare, tritare e fare a pezzettini automobili vecchie, quindi recuperare il ferro e farlo rinascere. 

“Se il sindaco ha delle novità deve avere il coraggio di venircele a dire - s’infervora, lancia accusa e scuote la testa  don Paolo - Sarebbe scorretto se non lo facesse. In Comune pensano solo ai grossi debiti che hanno. Sono solo capaci di cementificare e costruire outlet del lusso.  Tutto ruota intorno ai soldi....”

La verità è che questa volta, la politica, tutta sta gran voglia di dire di “Sì” non ce l’ha affatto. I dubbi stanno venendo fuori proprio tra le file della maggioranza “Stiamo preparando una mozione - ci aveva anticipato Matteo Cantamessa di Mdp - Vogliamo che il sindaco si impegni a dire no, davanti all’intero consiglio comunale. Dobbiamo dire no e dobbiamo obbligarli a fare la bonifica del sito. Il problema occupazione lo si può anche risolvere costruendo la discarica da un’altra parte..”.

In giunta se n’è parlato per la prima volta giovedì.

Ero a New York - commenta il primo cittadino Fabrizio Puppo - Ho ricevuto una rappresentanza della Derichebourg qualche giorno fa. Tecnicamente forse ci sono anche gli elementi per concedere l’ampliamento ma non si può andare avanti all’infinito e noi consideriamo la discarica esaurita al 31 dicembre...”

In pista anche il capogruppo del Pd Daniele Volpatto originario di Mezzi Po. “Da mezzese - puntualizza senza compromessi - non posso che essere contrario e anche nel Pd la pensiamo così...”.

Contraria e un po’ contrariata infine il vicesindaco Elena Piastra. Dice un “no” chiaro e dice anche che l’Mdp, prima di anticipare la notizia sui giornali avrebbe dovuto aspettare che la desse il sindaco...

Contrari tutti, cinquestelle, Forza Italia e liste civiche comprese.

Che sia la volta buona?

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