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26 Gennaio 2017 - 17:36
Anche se che i dati del turismo italiano degli ultimi tempi sono positivi e fanno ben sperare, è vero che l'Italia e in particolare Roma non sfruttano completamente le proprie potenzialità. A ricordarlo oggi è non solo la classifica stilata da Euromonitor International sulle 100 città più visitate al mondo - nella cui top ten non c'è nessuna città italiana e Roma è solo 13/a - ma anche il rapporto 2017 di Eurispes secondo cui più del 60% dei flussi turistici sono concentrati in sole 4 regioni: Veneto, Lombardia, Toscana e Lazio. Ma proprio il Lazio, che avrebbe dalla sua parte i tesori di Roma, riesce a captare solo il 13,1% delle presenze, segno evidente di "un'impasse nella capacità di gestione del patrimonio locale". Insomma: i numeri del turismo del Belpaese possono senza dubbio crescere ancora.
Tornando alla classifica di Euromonitor dominata da Hong Kong e Bangkok, Roma è infatti la prima città italiana per arrivi internazionali: sale di un gradino (13/a), ma registra solo la metà degli arrivi di Londra, che mantiene il primato in Europa e si classifica terza a livello mondiale.
Buone notizie su Milano, la città italiana che registra il maggiore tasso di crescita (+17.9%) e sale dal ventiquattresimo al ventitreesimo posto. Pur registrando una crescita del 10.9%, Venezia arretra dalla posizione numero 30 alla numero 33, mentre Firenze invece sale di quattro gradini e raggiunge il 36/o posto. Secondo Euromonitor Milano, Venezia e Firenze sono nella classifica delle 5 città europee con il maggiore tasso di crescita per arrivi internazionali dominata da Atene.
"Con 21 milioni di visitatori da tutto il mondo, Expo 2015 - spiega Wouter Geerts, analista presso Euromonitor - ha favorito la crescita degli arrivi a Milano e in Italia. Gli attacchi terroristici in Medio Oriente e Nord Africa, in particolare in Tunisia ed Egitto, ma anche in città europee come Parigi e Nizza, hanno favorito la crescita di arrivi in destinazioni che offrono un'offerta simile, come Spagna, Grecia ed Italia".
"I dati di Euromonitor ci danno solo una lettura parziale dell'attrattività e delle potenzialità del nostro Paese. Per avere un quadro generale dobbiamo guardare all'Organizzazione Mondiale del Turismo, per cui nella graduatoria delle destinazioni turistiche mondiali più frequentate dal turismo straniero l'Italia è al 5/o posto per gli arrivi e al 7/o posto per gli introiti" dice Dorina Bianchi, sottosegretario al Turismo.
Sempre dall'Eurispes un focus sulla sharing economy nel turismo in cui l'Italia presenta ancora numerose criticità in termini infrastrutturali e strutturali. Se infatti nel 2015 i settori principali della sharing economy in Europa hanno generato quasi 4 miliardi di giro d'affari e hanno facilitato 28 miliardi di transazioni, il valore stimato corrisponde allo 0,035% dell'economia globale a all'1,2% dell'economia turistica ma sale al 10% nel settore della ricettività. Ma l'espansione è frenata da una minore diffusione del digitale (il 37% degli italiani non usa Internet e il 63% che lo usa saltuariamente) e dalla scarsa capacità di innovazione delle piccole e medie imprese.
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