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CAMPOBASSO. Trivelle: 14 consiglieri Molise in Comitato per il sì

CAMPOBASSO. Trivelle: 14 consiglieri Molise in Comitato per il sì

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Nel Consiglio regionale del Molise nasce il Comitato per il sostegno al sì al referendum sulle trivellazioni. L'iniziativa, che è stata presentata stamattina a Palazzo Moffa nel corso di una conferenza stampa, ha ricevuto l'adesione di 14 amministratori regionali, si tratta di una parte della maggioranza e dei consiglieri del Movimento 5 Stelle: Salvatore Ciocca, Vincenzo Cotugno, Cristiano Di Pietro, Vittorino Facciolla, Antonio Federico, Domenico Ioffredi, Nunzia Lattanzio, Patrizia Manzo, Salvatore Micone, Filippo Monaco, Vincenzo Niro, Michele Petraroia, Francesco Totaro e Carlo Veneziale. Non hanno dunque aderito il governatore Paolo di Laura Frattura, gli esponenti della maggioranza Domenico Di Nunzio, Carmelo Parpiglia, Massimiliano Scarabeo e Pierpaolo Nagni, oltre ai consiglieri del centrodestra Michele Iorio, Angela Fusco Perrella, Nicola Cavaliere e Giuseppe Sabusco. I componenti del Comitato hanno annunciato che si autotasseranno per finanziare le spese relative alla propaganda per il sì: parteciperanno ad eventi, faranno stampare materiale informativo e manifesti.

"Vogliamo in questo modo dare un segnale forte e concreto - ha sottolineato Nico Ioffredi, consigliere delegato al referendum -. Alcune forze politiche si sono sentite soddisfatte dalle modifiche fatte dal Governo e hanno scelto di votare no o di non partecipare al voto, quindi noi abbiamo sentito tutti i consiglieri regionali  raccogliendo le adesioni a questa iniziativa".

"E' una azione personale - ha aggiunto Cristiano Di Pietro - che esula dalla politica e dai gruppi di appartenenza. Noi siamo cittadini che ci tengono all'ambiente".

Presente alla conferenza stampa anche il presidente del Consiglio regionale Vincenzo Cotugno che si è detto "convintamente per il sì" e ha evidenziato: "Questo è un atto consequenziale alla delibera che fu votata all'unanimità in Consiglio per l'indizione del referendum". Quanto alle mancate adesioni del governatore e di diversi altri consiglieri, Ioffredi ha concluso: "Non c'è da meravigliarsi, sappiamo che una parte del Pd si è ritenuta soddisfatta dalle modifiche fatte dal Governo e ci sono anche regioni che si sono ritirate".

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