Tutti soldati romani, tutti pronti a ribellarsi agli ordini in nome della loro fede e a pagare con la vita questo loro coraggio: è un messaggio molto attuale e sempre intenso quello testimoniato da alcuni Santi e Martiri che la tradizione religiosa popolare ha collocato accanto al Vescovo Savino, accomunati da un destino comune: San Besso, San Solutore e San Tegolo sono infatti tutti venerati come martiri e raffigurati in abito militare romano e con in mano la palma del martirio. Nonostante non ci siano testimonianze archeologiche e documentali dirette, ma soltanto il racconto dell’agiografia cristiana raccolta e divulgata da Vescovi come Varmondo, pastore di Ivrea nel X secolo, e, prima ancora, come Massimo, presule in Torino nel V secolo, essi furono tutti soldati della Legione Tebea, che l’Imperatore Massimiano nel II secolo inviò a reprimere le comunità cristiane dell’Egitto. Le atrocità imposte dall’ordine imperiale mossero a pietà e vergogna il cuore dello stesso comandante della Legione , divenuto poi San Maurizio, che si oppose a quanto ordinato da Roma e pagò con la vita dopo essere fuggito invano in Italia e riparato nel nord, vicino ad Augusta Taurinorum, Torino appunto. Qui lo raggiunsero i suoi commilitoni Besso, Tegolo e Solutore, anch’essi convertiti al Cristianesimo e braccati come ribelli e disertori. Solo il primo, Besso, riuscì a salvarsi rifugiandosi in un posto remoto, sul Monte Fautenio, una roccia monolitica alta 60 metri e larga 40. Si diffuse allora la fama di lui come taumaturgo, capace di curare pastori e soldati. Tuttavia egli morì dopo qualche tempo, precipitando da una rupe forse ad opera di un altro pastore, invidioso delle sue greggi, o forse ucciso da un soldato pagano che lo aveva riconosciuto. Vuole la tradizione che il luogo in cui precipitò vide poi sorgere il Santuario alpino a lui dedicato, dove ogni anno, il giorno 10 agosto, confluiscono due solenni processioni, provenienti dai versanti valdostano e piemontese di queste montagne oggi protette dal Parco del Gran Paradiso. Verso San Besso, protettore dei soldati, si radicò una profonda devozione popolare, testimoniata anche dalla diffusione, ancora nei primi decenni del Novecento, del nome “Besso” imposto ai figli di famiglie di ogni ceto sociale. Maestoso anche il Santuario a lui consacrato, costruito in un luogo impervio nel XVII secolo, completato nel 1669, restaurato nel 1857 e, più di recente, nel 1985 anche per iniziativa dell’allora Vescovo di Ivrea Monsignor Luigi Bettazzi, attento al culto delle genti di montagna. Identico o quasi, peraltro, il tragico destino di Solutore e Tegolo, militi della Legione Tebea: accusati di essere traditori si diedero a una lunga e avventurosa fuga che li portò verso le terre settentrionali, considerate più sicure perchè più lontane da Roma, ma qui vennero inseguiti e raggiunti dai loro carnefici, il primo nelle campagne di Caravino, l’altro vicino a Montalto Dora. Oggi a San Solutore è dedicata la Parrocchiale barocca di Strambino, alle porte di Ivrea, lungo quel cammino percorso con altri due soldati ribelli all’Imperatore, Avventore e Ottavio, già catturati e uccisi in Torino. San Tegolo venne accolto e celebrato nel X secolo dal Vescovo di Ivrea, Varmondo, che volle le sue spoglie nella Cappella del Santissimo Sacramento all’interno della cattedrale. Nella navata destra si trova la sua cappella, dove un affresco lo raffigura con la corazza di soldato romano e la palma del martire cristiano. Fra l’altro il suo nome latino “Tegulo” deriva dal vocabolo “tegulus” che indica il materiale più utilizzato nelle tombe romane. Santi soldati dunque, chiamati a proteggere le terre della “Curtis Canava” fin dagli anni bui del Medioevo, dove le scorribande di guerra erano una triste realtà quotidiana e questi soldati ispirati solo dalla pietà umana rappresentavano una possibilità di fiducia e speranza. Nel Parco Nazionale Gran Paradiso, tra vette spettacolari, ghiacciai imponenti, verdissime praterie e boschi fitti, si trovano alcuni santuari che ospitano feste e pellegrinaggi a cui sono legate storie di fede ancora tutte da scoprire Il calendario degli eventi religiosi e spirituali per l’estate 2015: • 5 luglio – Madonna del Truc, Noasca. Info: 347.6343334 /348.7422491 • 26 luglio – Pellegrinaggio a Sant’Anna Locana, fraz. Meinardi. Info 348.5549471 • 5 agosto – Madonna della Neve a Ceresole Reale, loc. Serrù (info 0124.901070 info.pie@pngp.it) e a Ronco C.se, loc. Boschietto (info 348.7625890 unavallefantastica@gmail.com) • 10 agosto – San Besso, Valprato Soana, fraz. Campiglia. Info 348.7625890 unavallefantastica@gmail.com • 26-27 agosto – festa dell’Apparizione della Madonna, Santuario di Prascondù, Ribordone. Info tel 370.7071436, i.paget@alice.it • 19 settembre – Itinerario della riflessione, Valprato Soana, Pian dell’Azaria e prenotazione obbligatoria al n. 011-6689123 dal lunedì al venerdì.
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