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NEW YORK. Usa in pressing su airbag Takata, Chrysler aumenti richiami

NEW YORK. Usa in pressing su airbag Takata, Chrysler aumenti richiami

Fiat Chrysler Automobiles

Le autorità americane in pressing sui richiami per gli airbag Takata. La National Highway Traffic Safety Administration incalza la società giapponese, premendo per un richiamo a livello nazionale, e non solo nelle aree a elevato tasso di umidità, degli airbag difettosi. E chiede a Chrysler, con una lettera inviata all'amministratore delegato di Fiat Chrysler, Sergio Marchionne, di velocizzare e ampliare i richiami, avvertendo i consumatori entro l'1 dicembre.

La richiesta delle autorità arriva mentre Fca - in un documento depositato alla Sec - rende noto che Ferrari finanzierà il maxi-dividendo da 2,25 miliardi di euro in favore di Fca, da pagare prima dello spin-off e della quotazione, "attraverso una combinazione" di liquidità in cassa al gruppo di Maranello e "l'emissione di debito nei confronti di terzi''.

Fiat Chrysler fa inoltre sapere che prevede di emettere fino a 90 milioni di azioni per incentivare i suoi manager. Alle quotazioni attuali del titolo Fca il piano ha un valore ipotetico massimo di quasi 900 milioni di euro.

Criticando la "portata limitata" dei richiami a livello geografico, la Nhtsa afferma che "il ritardo di Chrysler nel notificare ai clienti e ad assumere altre decisioni necessarie per affrontare l'identificato problema alla sicurezza è inaccettabile ed esacerba il rischio'' per la sicurezza. La casa automobilistica americana, uno dei 10 costruttori con modelli che moneterebbero gli airbag difettosi, è obbligata in base alla legge federale ad ''ampliare i richiami e - mette in evidenza la Nhtsa - includere altre aree rispetto a quelle attuali'', ovvero quelle ad alto tasso di umidità. Chrysler, tramite il portavoce Eric Mayne, fa sapere che sta rivedendo la lettera e che per il momento non ha ulteriori commenti. Gli airbag Takata contengono un propellente che può causarne l'esplosione quando si aprono, spargendo frammenti nell'abitacolo potenzialmente in grado di ferire il guidatore o il passeggero.

La missiva della Nhtsa a Chrysler rientra nella più ampia operazione di pressing sulle case automobilistiche americane, alle quali viene chiesto di rafforzare la risposta sugli airbag difettosi. La Nhtsa è sommersa dalle critiche da giugno, quando ha consentito a nove costruttori auto di limitare i richiami degli airbag difettosi a soli 900.000 veicoli nelle aree a più alta umidita': Florida, Hawaii, le Isole Vergini americane e Puerto Rico. Molti parlamentari hanno criticato la decisione perché non teneva conto di altri stati ad alta umidità e delle auto trasferite da stato a stato. Dal 2008 sono state richiamate più di 14 milioni di auto da 11 case automobilistiche per gli airbag Takata.

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