Una storia cominciata 120 anni fa a San Mauro con i fantastici 15 Era il lontanissimo 1894 quando un gruppuscolo di persone, appena una quindicina, si mise in testa di prendere gli strumenti musicali in mano e di incominciare a fare sul serio. Siamo nel 2014, e il Corpo Filarmonico di San Mauro spegne quest’anno 120 candeline. Diretto dal maestro Maurizio Mallen, l’ensemble sanmaurese sta conoscendo un periodo di grande successo. I musicisti sono un gruppo numeroso, molti sono giovani e giovanissimi avvicinatisi alla musica proprio grazie alla banda. E pensare che più di un secolo fa tutto iniziò quasi per gioco. I “fantastici 15” che fondarono la banda (potevano essere 12 come 16, le testimonianze dell’epoca sono tutt’altro che precise) avevano una cosa in comune: tutti abitavano a San Mauro, tutti abitavano in zona Pescatori. E, ovviamente, amavano la musica più di ogni altra cosa. Decisero di chiamare il loro neonato ensemble col nome di “Circolo Filarmonico Pescatori”. Come detto, era il 1894. Mai più, probabilmente, i nostri “fantastici 15” avrebbero pensato che il loro progetto sarebbe durato 120 anni. Il Circolo iniziò la sua carriera portando in giro i propri strumenti e la propria musica. Le prime uscite, però, non furono ricche di successi. L’ensemble sanmaurese, nei primissimi anni di vita, divenne conosciuto nei dintorni non tanto per l’abilità tecnica e interpretativa, quando per il bizzarro abbigliamento. I musici nostrani si distinguevano da tutti gli altri perché indossavano la “caplina d’ paja”, il cappello di paglia divenuto simbolo caratteristico del Circolo. In giro per gli altri paesi erano più le risate di scherno che i complimenti, insomma. Ma gli artisti sanmauresi erano tutt'altro che deboli di spirito. Dalle critiche trassero forza per impegnarsi ancora più a fondo, dalle prese in giro ricavarono la grinta per migliorarsi sempre più. La storia, indubbiamente, dà loro ragione. Risalgono agli anni 1910-1911, infatti, i primi premi collezionati dal Circolo Filarmonico Pescatori. Vittorie in concorsi prestigiosi, successi nei confronti con le bande di altri paesi. Da quei primi trionfi risalenti a cent’anni fa, il corpo filarmonico sanmaurese è cresciuto nel corso del tempo, prendendo una propria forma e soprattutto una propria identità. E’ sopravvissuto alle due guerre, nonostante nei durissimi anni dei combattimenti l’ensemble fosse stato sciolto per mancanza di materia prima (all’epoca il 99% dei musicisti era di sesso maschile). Nel secondo dopoguerra, deposte le armi, i musicisti sanmauresi hanno rimesso mano a trombe e clarinetti e tube e percussioni. Senza smettere più. Gli anni sono passati, l’escalation del corpo filarmonico sanmaurese è continuato incessantemente. Da quelle parti è transitato, lasciando un segno indelebile, il Maestro Sergio Bonessio. E’ stato lui a guidare l’ensemble fino al 1984, portando in dote grandissime novità: essendo maresciallo oltre che direttore, Bonessio ha dato una forte impostazione “formale”, soprattutto per quanto concerne la “marcia suonata”. Ma la vera svolta è arrivata con la direzione di Maurizio Mallen. L’attuale maestro della filarmonica, che in questo 2014 festeggia i 30 anni di direzione, ha ripensato completamente il repertorio musicale, aprendo di fatto l’attività della banda a fasce più ampie di popolazione. Oggi ci sono due dati incontrovertibili che ne testimoniano il successo. Uno è il pubblico numerosissimo che segue ogni uscita dell’ensemble musicale. Il secondo è l’organico stesso della banda: tanti sono i giovani che oggi ne sono entrati a far parte e che affiancano i più esperti in ogni concerto. Basti pensare che all’interno del direttivo del corpo filarmonico oggi c’è uno zoccolo duro molto giovane: su 15, almeno 7 o 8 sono under 30. Insomma, la direzione è quella giusta.
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