La Filarmonica di San Giorgio, fondata nel 1877, porta il nome del suo più noto ed illustre cittadino, Carlo Botta (1766-1837), medico, filosofo, storico e politico, deputato piemontese al parlamento di Parigi durante l’occupazione francese. Si formò per volontà di un gruppo di abitanti sotto la guida del maestro Giuseppe Gozzano, svolgendo le sue prime prove nei locali della scuola di musica, la domenica pomeriggio. La prima divisa giunge nel 1895: una giacca blu scuro con filetti dorati ed un singolare ma elegantissimo cappello piumato, da bersagliere. Successivamente venne il maestro Giovanni Erbetta, il quale compose, tra l'altro, nel 1889, una marcia intitolata a Carlo Botta, ancora oggi eseguita in onore di santa Cecilia. Il 27 agosto 1927 la Filarmonica festeggia i primi 50 anni con oltre 400 strumentisti presenti, diretta dall’allora maestro Pietro Guglielmino. Alternando periodi di intensa attività ad altri meno felici, la “Carlo Botta” supera anche le difficoltà causate dall’emigrazione e soprattutto dalle guerre e in quel periodo è forte il rischio di vedersi confiscati gli strumenti. Fortunatamente, per opera di alcuni musici, vengono nascosti. Si arriva al 75° anniversario nel 1952 sotto la direzione del maestro Carlo Defilippi. La Filarmonica fiorisce anche grazie all’apporto di nuove leve, forgiate dai corsi istituiti dagli anni ’70. Dal 1977 al 2001 la direzione passa a Faustino Gardetto, con una breve parentesi con Antonio Scalise. Nel 1979 Dino Milano compone brani tra cui l’amatissima Canzone del Carnevale Sangiorgese e le marce Irmina (La Gerbolina) e La Sangiorgina, oggi riscoperte. In questi anni la banda compie le sue trasferte più significative: a Iglesias per l’ingresso del vescovo sangiorgese Arrigo Miglio, e, sempre in terra sarda, il connubio con la banda musicale di Ales, poi in Umbria per il gemellaggio del Comune con Campello sul Clitunno. Nel settembre del 2001 arriva alla direzione Andrea Morello, apprezzato oboista e compositore, il quale nel 2002, per il 125° anno di fondazione, dedica alla banda una marcia dal titolo Non per forza, motto del comune. Dal 2006 la bacchetta passa per un anno a Luca Sartor. La “Carlo Botta” si alterna all’altra istituzione musicale sangiorgese, la Corale “Quattro Stagioni” di cui alcuni clarinettisti fanno parte. Nel marzo 2007 la direzione viene affidata a Domenico Mensa. La svolta verso un repertorio pop-rock è stata accolta favorevolmente da musici e pubblico. Oltre ai molti giovani che la compongono, la “Carlo Botta” può avvalersi dell’aiuto di suoi ex allievi diplomandi e diplomati, tra cui spicca Alberto Occhiena, percussionista dell’Orchestra Filarmonica della Rai di Torino. Dal 2011 partecipa ai concerti la cantante Elena Datta. Da un’idea dello stesso Mensa vengono programmati alcuni brani per violino solista (Annalisa Signora), e nel 2013 viene formato un atipico quartetto d’archi. Proseguono i corsi di orientamento bandistico tenuti da Bruno Lampa (teoria, ottoni, musica d’insieme), Filippo Arri (teoria, legni) e Alberto Occhiena (percussioni). Dalla bibliografia “San Giorgio e la sua Gente”
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