A Ferrara il genio di Matisse raccontato da dipinti e sculture provenienti dalle maggiori raccolte internazionali, a Vicenza la storia del paesaggio dai Carracci a Monet, a Roma i capolavori del Museo d'Orsay da Corot a Van Gogh, a Rovigo la grande pittura nordica da Klimt a Munch che influenzo' le avanguardie italiane del primo '900: queste le mostre che si aprono nel week end dando il via alla nuove stagione espositiva. Roma non è da meno e propone un'importante rassegna dedicata ai marmi di Auguste Rodin. FERRARA - Il tema della figura, il segno scultoreo, lo strepitoso senso del colore sono al centro di una grande mostra che dal 22 febbraio al 15 giugno a Palazzo dei Diamanti dedica al genio delle avanguardie Henri Matisse. Per illustrare la sua straordinaria rivoluzione pittorica, che incise indelebilmente sull'arte del '900, sono giunte dalle maggiori collezioni internazionali opere capitali, che ripropongono l'intero percorso creativo dell'artista francese, dai ritratti femminili ai grandi bronzi ai magnifici disegni della maturità. Intitolata 'Matisse, la Figura. La forza della linea, l'emozione del colore', l'importante esposizione punta a offrirne un ritratto a tutto tondo e non scontato, mettendo al centro il tema della figura, soprattutto femminile, che impegna il maestro per l'intero arco della sua carriera in una ricerca incessante attraverso tutte le tecniche. VICENZA - Nell'edizione di Verona, con 200.000 visitatori, è stata la mostra più vista dell'inverno. Ora 'Verso Monet. Storia del paesaggio dal Seicento al Novecento' arriva alla Basilica Palladiana dove apre al pubblico dal 22 gennaio al 4 maggio. Forte già di 70.000 prenotazioni, il primo giorno di apertura la mostra prolunga gli ingressi fino all'una della notte (con chiusura della biglietteria a mezzanotte) con una riduzione del prezzo del biglietto a partire dalle 19. Rispetto alla Gran Guardia, la rassegna presenta alcune modifiche. I meravigliosi disegni di Rembrandt e Lorrain, per motivi conservativi, sono tornati ai musei prestatori, ma la sezione dedicata a Monet (una mostra nella mostra) si arricchisce di due capolavori arrivando a un totale di 24 dipinti del genio impressionista. ROMA - Capolavori di Monet, Van Gogh, Gauguin, Degas, Manet, Corot e molti altri sono in mostra al Complesso del Vittoriano dal 22 febbraio all'8 giugno. Grazie a un prestito eccezionale del Museo d'Orsay, l'importante esposizione allestisce 70 opere realizzate tra il 1848 e il 1914 dai più celebrati maestri francesi in un percorso artistico che va dalla pittura accademica dei Salon alla rivoluzione impressionista per approdare infine alle soluzioni formali dei nabis e dei simbolisti. Non solo paesaggi, pero'. Una ricca sezione sezione è incentrata sul tema della modernità, mentre largo spazio è stato data alle successive avanguardie. Tra le opere di maggior rilievo esposte figurano 'Temps de neige a' Veneux-Nadon' di Sisley, 'L'orchestre de l'Opera' e 'Danseuses montant un escalier' di Degas, ' Jeunes filles au piano' di Renoir, ' Vetheuil, soleil couchant' di Monet, 'Le repas' di Paul Gauguin e 'L'Italienne' di Van Gogh. ROVIGO - Paesaggi innevati o lunari, visioni di natura inquieta e silenziosa, interni domestici avvolgenti oppure spogli, abitati solo da un pulviscolo di luce, ritratti come maschere, figure simboliche o esoteriche, tutti i temi della pittura nordica sono al centro della grande mostra allestita dal 22 febbraio al 22 giugno a Palazzo Roverella. Esposti i capolavori di indiscussi maestri di cultura tedesca e scandinava quali Boecklin, Hodler, Klimt, Klinger, von Stuck, Khnopff, Munch e degli italiani che, a cavallo tra '800 e '900 ne furono influenzati, come de Chirico, Sartorio, Ferrari, Laurenti. In totale oltre 120 opere tra dipinti (98), disegni e grafiche (27), cui saranno affiancate dettagliate testimonianze dell'epoca. ROMA - Dal celeberrimo Bacio alla Mano di Dio ai ritratti di Puvis de Chevannes, i marmi di Rodin arrivano a Roma per la mostra allestita da oggi al 25 maggio negli spazi delle Terme di Diocleziano. Esposte come nell'atelier di uno scultore, 62 opere provenienti dal Museo Rodin raccontano la passione del grande maestro francese per l'Italia e l'arte di Michelangelo e per una materia come il marmo per la quale elaborò una nuova, diversa poetica. La mostra, suddivisa in tre sezioni, presenta uno dei più famosi capolavori, il Bacio, marmo monumentale dalla straordinaria sensualità.
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