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VIÙ. Dopo il canto popolare, la musica strumentale spontanea

VIÙ. Dopo il canto popolare, la musica strumentale spontanea

L'edizione di settembre della Viuleta

Torna la Viuleta, ma in altra veste. Dopo il successo della rassegna di canto spontaneo andata in scena a settembre, alla sua seconda edizione, il Comune di Viù con la direzione artistica dell’etnomusicologo Flavio Giacchero, la collaborazione della Pro Loco, dell’Unione Montana Alpi Graie e il patrocinio della Società Storica delle Valli di Lanzo daranno vita ad un secondo appuntamento a novembre. Si tratta di Viuleta-Soun, una rassegna  dedicata alla musica strumentale spontanea dell’arco alpino. Soun da suono in francoprovenzale, la minoranza lingustica storica locale.

In questo modo la Viuleta accoglie e propone le principali espressioni sonore della cultura alpina e in particolare delle Valli di Lanzo. L’evento è previsto per domenica 7 novembre, sempre a Viù, in concomitanza con la Fiera di san Martino, data che nel calendario del mondo contadino riveste un significato particolarmente importante.

Anche in questo caso, come per la rassegna di canto, i gruppi selezionati sono chiamati su invito e dotati di una postazione fissa in cui è il pubblico, fornito di una mappa, a muoversi per scoprire i vari gruppi con le proprie sonorità. La rassegna di musica strumentale si differenzia da quella del canto per il fatto di svolgersi di giorno, invece che la notte, e i gruppi sono posizionati in esterno nelle piazze e nelle contrade del paese invece che presso i locali pubblici.

In questa prima edizione sono sette i gruppi invitati, provenienti dalle Valli di Lanzo, dalle Valli cuneesi, dalla Valle Sesia e dalla Valle d’Aosta.

«Il canto e la musica strumentale, nella cultura alpina, rappresentano due forme dello stesso linguaggio, due espressioni musicali che condividono strutture musicali e ambiente sociale - commenta il sindaco, Daniela Majrano -. Una polifonia con precise prassi stilistiche che veicola un mondo sonoro che è innanzitutto un mondo sociale. Una sonorità che contribuisce a fare e mantenere comunità. Le peculiarità di questa cultura musicale in cui sono evidenti gli intrecci tra suono e società, tra regole musicali e comportamenti sociali, tra etica ed estetica sono ben descritte nel documentario di Flavio Giacchero e Luca Percivalle Lou soun amis - Il suono amico, frutto di una lunga ricerca sul campo nelle Valli di Lanzo i cui risultati sono stati pubblicati dalla Società Storica delle Valli di Lanzo nel saggio di Flavio Giacchero La tradizione musicale nelle Valli di Lanzo: il suono amico, in Pagine Nuove n°5 nel 2015. La spontaneità non è sinonimo di impreparazione musicale, ma di conoscenza in contemporanea del linguaggio musicale scritto e di quello orale. La musica che suonerà a Viù sarà la musica della festa, per un giorno Viù diventerà la via della musica e del ballo e risuonerà di questa antica prassi che è sempre contemporanea».

Il programma

Alle 11.30 è previsto un momento di incontro con i saluti istituzionali e la presentazione dei gruppi strumentali ospiti.

Dalle 14 alle 17 circa i gruppi suonano nelle postazioni fisse loro assegnate mentre per tutta la giornata ci sarà la mostra mercato di San Martino con prodotti tipici, artigianato e stand gastronomici a cura delle Pro Loco di Ceres, Germagnano, Mezzenile, Rubiana, Usseglio e Viù. Caldarroste e vin brulè a cura del Gruppo Alpini.

I gruppi strumentali presenti sono le formazioni tipiche a fiato delle Valli di Lanzo provenienti da Cantoira, Ceres, Mezzenile e Viù, l’ensemble violinistico delle valli cuneesi Viouloun D’Amoun, il gruppo Tribeba, dalla Valle Sesia e dal biellese, che veicola le sonorità dell’antico scacciapensieri alpino; il gruppo Blaskapelle, la musica delle popolazioni walser della Valle del Lys, Valle d’Aosta.

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