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SAN MAURO TORINESE. “Mia posizione simile a quella di Anna Frank”

SAN MAURO TORINESE. “Mia posizione simile a quella di Anna Frank”

La candidata consigliera di Uniti per San Mauro, Manuela Bonafortuna, al No Paura Day del 19 giugno scorso

SAN MAURO TORINESE. “Desidero rilasciare una dichiarazione riguardo alle polemiche diffusesi nei giorni scorsi riguardo ad un mio intervento pubblico. Sul palco dell’evento a cui sono stata invitata durante la primavera scorsa (in un periodo lontano dalla campagna elettorale), ho rilasciato delle dichiarazioni che sono state oggetto di polemica, attacchi, accuse.

Sono rimasta perplessa e stupita in seguito alle polemiche e non comprendo ancora se le accuse che mi sono state rivolte siano relative al riferimento ad Anna Frank o al mio status di “non vaccinata”.

Nel primo caso, mi sorprendo dei commenti feroci per aver nominato una ragazzina, simbolo trasversale di resistenza alle persecuzioni e di coraggiosa e innocente tenacia.

La mia frase “neanche fossi Anna Frank” , ingiustamente travisata e strumentalizzata, dimostra la mia posizione simile, ma non uguale alla sua. In base all’art 21 della Costituzione che sancisce la libertà ed il diritto di parola e di espressione, io ho raccontato della mia condizione di docente non vaccinata che vive una stato di solitudine fisica e psicologica all’interno di un contesto in cui quasi nessun altro condivide le stesse sensazioni. Non penso possa sussistere critica all’esternazione di una emozione personale, perché è così che ho vissuto il mio ambiente, così l’ho percepito, in un clima di solitudine e angoscia, costretta a nascondermi “ neanche fossi...”.

Il rispetto per la tragedia umana di questa ragazza e la vicinanza alle sue sensazioni, l’hanno resa un’eroina ai miei occhi e per questo l’ho nominata, in una molto lontana analogia. Se invece le critiche mi sono state mosse per il mio status, nuovamente non comprendo come si possa giudicare chi non ha voluto o potuto vaccinarsi.

Dietro questa scelta, assolutamente personale e tutelata dal diritto alla privacy, possono esserci ragioni ideologiche, etiche, sanitarie o di mera paura e sono tutte legittime e da rispettare. Invoco a gran voce che si smetta di etichettare le persone con “si vax”-“no vax “, sia perché ogni etichetta è sintomo di ghettizzazione e sia perché ognuno ha il diritto di operare delle scelte riguardo alla sua salute ed alla sua persona. Persino all’interno di una stessa lista di candidati possono sussistere differenze di tale natura e sono certa che anche in altre liste esista la stessa condizione, nel rispetto della democrazia e della libertà di tutti.

Desidero comunicare che il mio avvocato si sta occupando di vagliare tutti i commenti e post sui social e sulla stampa alla ricerca di eventuali diffamazioni nei confronti della mia persona e inoltre mi trovo a comunicare, purtroppo, con sommo dispiacere, che è già stata inoltrata una denuncia per minacce a mio carico. Auspico pertanto un generale abbassamento dei toni di questa campagna elettorale e delle polemiche scaturite, nell’interesse e nel benessere di tutti. Intanto, nel silenzio generale, giovedì 9 si è tenuta a San Mauro una bella serata informativa sull’ Homeschooling a cui ho partecipato come co- relatrice. Non ho visto però giornalisti né leoni da tastiera presenti, a dimostrazione del fatto che in questa campagna elettorale sembrano contare più le polemiche sterili che non i contenuti e di questo mi dolgo.

Nella speranza di aver chiarito una posizione che a me sembrava già chiara e limpida da subito, ribadisco i miei contenuti e idee, ringraziando la mia lista civica “Uniti per San Mauro” all’interno della quale non sono mai nati problemi di natura ideologica su scelte personali e che mi ha sempre sostenuto con intelligenza. Allo stesso modo ringrazio la candidata sindaco Paola Antonetto, persona leale e aperta, che ha confermato che entrambe basiamo i nostri principi su due grandi pilastri quali la libertà  ed il rispetto reciproco e collettivo”.

Manuela Bonafortuna

Beh, se la situazione della Bonafortuna, in quanto professoressa non vaccinata, non è uguale ma “simile” (cosa?!), così dice lei, ad Anna Frank allora siamo tutti più tranquilli. La lettera doveva spegnere le polemiche e invece le accende ancora di più. Un consiglio? Il silenzio. Ah, noi c’eravamo giovedì sera alla conferenza, purtroppo...

Mattia Aimola

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