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19 Aprile 2025 - 10:17
Pont Canavese, 18 aprile. Una firma per il futuro della sanità di prossimità. Ieri mattina, nel palazzo municipale, il sindaco Paolo Coppo e il direttore generale dell’ASL TO4 Luigi Vercellino hanno sottoscritto un accordo di programma per restituire vita alla struttura di via Ospedale 34. Un edificio storico, da troppo tempo chiuso, che ospitava una RSA da 40 posti letto, già autorizzata e accreditata. Ora si punta a riaprirla e farne un presidio strategico per tutto il territorio dell’Alto Canavese.
«Rimane immutato l’interesse del Comune di Pont Canavese e dell’ASL TO4 a garantire un’adeguata offerta di servizi sul territorio e a collaborare al fine di sviluppare le attività sanitarie di interesse comune, nel rispetto dei principi di legalità, efficienza e compatibilità economica», hanno dichiarato all’unisono Coppo e Vercellino.
L’accordo prevede, previa autorizzazione della Commissione di Vigilanza, l’attivazione delle procedure per rimettere in funzione la RSA e riattivare i 40 posti letto. Ma si guarda anche oltre: l’obiettivo è arrivare a 60, aggiungendo fino a 20 posti letto per RAA o RA, oppure dedicati ad altri servizi socio-sanitari. Non finisce qui. «Siamo disponibili, in accordo con la proprietà, a stipulare un contratto di locazione di una porzione dell’edificio per ospitare una sede dell’AFT (Aggregazione Funzionale Territoriale) e valutare l’attivazione di un nucleo CAVS, per creare un percorso integrato di continuità di cura tra ospedale e territorio», ha spiegato Vercellino.
La firma di ieri non arriva per caso. È il risultato di mesi di lavoro sottotraccia e di una volontà condivisa da tutte le forze politiche locali. «La riapertura della RSA è stata un obiettivo comune e una volontà di tutti i gruppi che si erano candidati alle passate elezioni», ha sottolineato Coppo. «In questi primi dieci mesi di mandato, ci siamo attivati in tal senso e ora, anche grazie a questo accordo, procederemo all’emissione di un bando pubblico per riportare in città i servizi sanitari e i posti di lavoro che per decenni sono stati parte integrante di questa comunità».
Il Sindaco ha voluto anche rimarcare il metodo. «Appena si è presentata una possibilità concreta, tutti i consiglieri sono stati coinvolti allo stesso modo. Perché confido si possa arrivare a una soluzione condivisa, lontana dalle logiche della “politica di paese” e orientata solo all’interesse dei cittadini». Una scelta di campo chiara, in nome della salute e della dignità di un territorio che non vuole essere dimenticato.
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